Bimbo ucciso a bastonate, arrestata la madre

Valentina Casa è finita in manette a Massa Lubrense  dov’era ritornata dopo quella tragica domenica

Risultati immagini per procura di napoli nord
Procura di Napoli Nord, foto tratta da procuranapolinord.it

Redazione – Valentina Casa, la madre del bimbo ucciso a bastonate a Cardito è stata arrestata a Massa Lubrense.

Nella cittadina costiera dov’era ritornata dopo quella tragica domenica del 27 gennaio scorso, gli agenti hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal Gip del tribunale di Napoli Nord su richiesta della Procura di Napoli Nord.
Quello che è stato ipotizzato dal pubblico ministero Paola Izzo è il reato di concorso in omicidio aggravato dalla crudeltà e dall’abuso delle relazioni familiari. Nell’ordinanza emessa dalla Procura guidata da Francesco Greco, si parla oltre ai reati detti antistante, anche di omicidio aggravato dai futili motivi, di tentato omicidio aggravato dalle medesime circostanze nei confronti della figlia N. e di maltrattamento aggravato nei confronti dei tre figli (avuti da matrimonio con Fabrizio Dorice). Poi il grave e che ella è rimasta inerte a quello che stava accadendo sotto i suoi occhi, non ha alzato un dito per la fermare la furia omicida del compagno, non ha invocato l’aiuto dei vicini, non ha contattato i servizi di emergenza delle forze dell’ordine. Secondo la ricostruzione investigativa, ha cercato di ripulire il sangue uscito dalle ferite dei figli con dei teli lasciati in bagno ed ha occultato all’interno della pattumiera le ciocche di capelli strappate dal compagno alla figlia. Poi quando c’è stato l’intervento delle forze dell’ordine, non riferiva che il suo compagno era stato l’autore di quello scempio, negava piuttosto la violenza già perpetrata all’indirizzo dei bambini.

Violenza che procuravano delle visibili ecchimosi sui bambini, secondo quando riferito da varie testimonianze, quelle dei vicini e degli insegnati, frequentemente notate sul volto e sul corpo dei bambini. Che apparivano poco curati, completamente abbandonati a sé stessi, costretti a non intrattenersi a giocare nel cortile di casa con i coetanei e a non parlare con i vicini.

Le condotte sia della donna che del compagno sono state ricostruite attraverso una complessa attività investigativa, che si è articolata in plurimi accertamenti di natura tecnica, innanzitutto di tipo medico-legale.