Castellammare, Meridbulloni: si aspetta governatore De Luca

Gli operai per difendere il loro posto di lavoro stanno anche il freddo ed anche quasi la neve che ha imbiancato monte Faito ed il Vesuvio

 

Foto tratta da anteprima24.it

Castellammare di Stabia – Gli operai della Meridbulloni aspettano che governatore De Luca vada lì per poter fare sentire la loro voce con la forza che occorre.

Da quando sono stati chiusi i cancelli, il 18 dicembre, da lì non si sono mossi e presidiano la zona in gruppi di 30 e di 20, nelle tende che hanno montato per stare lì anche la notte, per difendere il loro posto di lavoro stanno sfidando anche il freddo ed anche quasi la neve che ha imbiancato monte Faito ed il Vesuvio.

La famiglia Fontana, proprietaria dell’azienda, ha deciso che dalla città della Acque la fabbrica si deve spostare in Brianza, da quel momento, compresa la chiusura dei cancelli, gli operai non si sono mossi più da lì: “Ci alterniamo a gruppi di 30 e di 20 davanti ai cancelli che sono stati chiusi il 18 dicembre, per evitare che portino via i macchinari”.

Intanto in molti si sono stretti intorno a loro, la città intera e altre fabbriche della Campania, a quei lavoratori della fabbrica di bulloni per auto, ai quali la notizia della chiusura del sito produttivo è giunta a cose fatte. Senza che fossero interpellati. Anche le maestranze dell’azienda del Nord hanno scioperato manifestando la loro vicinanza anche perché sono preoccupati per i piano aziendali che non sono rivelati.

Ed intanto anche la ditta della vigilanza privata è stata cambiata, fatta arrivare dalla Brianza, sono arrivati all’improvviso ed hanno dato fretta per chiudere definitivamente i cancelli.

Gli stessi operai affermano che in tanti stanno dando la loro solidarietà: “Stiamo ricevendo tanto sostegno dai cittadini, che ci pagano il cappuccino e i cornetti al mattino, anche i bar, spontaneamente vi inviano il caffè tutto il giorno, pranzi completi e pizze di sera. Sono venuti a trovarci le delegazioni delle fabbriche della Campania”. Intanto molti politici, tra cui il sindaco Gaetano Cimmino, hanno fatto loro visita, anche l’arcivescovo Francesco Alfano ed il parroco don Gennaro Giordano, manca solo quella del governatore Vincenzo De Luca, perché “lui è più sanguigno, è l’unico che riuscirebbe a fare sentire la nostra voce con la forza che occorre”.

GiSpa