Chieste pene per quasi un secolo ai datterari

La Procura di Torre Annunziata chiede di comminare pene esemplari a queste 11 persone che sono finite finiti a processo con rito abbreviato per disastro ambientale, ricettazione ed associazione per delinquere

Redazione – Il procuratore ha chiesto pene per quasi un secolo per i datterari.

La Procura di Torre Annunziata chiede di comminare pene esemplari a queste 11 persone che sono finite finiti a processo con rito abbreviato per disastro ambientale, ricettazione ed associazione per delinquere.

Il tutto finalizzato al danneggiamento aggravato, distruzione di un habitat all’interno di un sito protetto, distruzione di bellezze naturali e commercio di sostanze alimentari nocive. Che si è consumato lungo la costa della costiera sorrentina e dell’Area marina protetta di Punta Campanella.

La loro accusa è quella di aver distrutto i fondali per estrarre i datteri, pregiati molluschi la cui pesca è vietata da anni, che immessi illegalmente sul mercato, possono rendere anche fino a 150-200 euro a chilo, soprattutto nel periodo delle festività natalizie.

Durante le prossime udienze i difensori presenteranno le loro tesi, mentre la sentenza del gup Fernanda Iannone è prevista per il mese di ottobre.

Nella prossima settimana inizierà il processo ordinario che vede in prima linea i principali imputati. Intanto nel giro della vendita dei datteri sono implicati 113 indagati, 21 dei quali raggiunti da misura cautelare. Nell’inchiesta condotta dalla Capitaneria di Porto entrarono anche 20 pescherie.

GiSpa