Costiera sorrentina, scuole chiuse fino dopo le feste

Vari sindaci hanno emanato delle ordinanze che prorogano la chiusura fino a dopo le feste

 

Costiera sorrentina – Vari sindaci hanno emanato delle ordinanze nelle quali confermano che le scuole resteranno chiuse fino a dopo le feste ed a gennaio.

A Sorrento è stata prorogata, fino al 21 dicembre prossimo, la sospensione delle attività didattiche in presenza di tutte le scuole di ogni ordine e grado, ad eccezione delle scuole dell’infanzia e delle prime classi della scuola primaria, che riapriranno le aule a partire dal 9 dicembre.

È quanto prevede l’ordinanza firmata oggi dal sindaco di Sorrento, Massimo Coppola che specifica che saranno consentite, in ogni caso, le attività in presenza destinate agli alunni con bisogni educativi speciali e con disabilità.

“Il riavvio delle scuole dell’infanzia e delle prime classi della scuola primaria avverrà in via temporanea e sperimentale – scrive il primo cittadino nel provvedimento – E, comunque, con ogni riserva connessa agli esiti dell’osservazione dell’evoluzione del fenomeno emergenziale, attraverso il quotidiano monitoraggio dei dati”.

Nella confinante Sant’Agnello anche il sindaco Piergiorgio Sagristani, sempre sulla questione se o no riprendere la didattica in presenza, spiega: “Sulla questione scuole abbiamo incontrato al Comune – insieme al vice sindaco Giuseppe Gargiulo, all’assessore Attilio Massa ed al presidente del consiglio comunale Gennaro Rocco – la dirigente scolastica, dottoressa Maria Pagano, ed in rappresentanza dei genitori Giuseppe Coppola, presidente del consiglio d’istituto.

Insieme abbiamo convenuto di posticipare a dopo le feste la riapertura delle scuole, considerato che anticipare il rientro in classe in prossimità delle feste avrebbe significato, in concreto, fare lezione in presenza per una sola settimana. Da qui la decisione di prorogare l’ordinanza di chiusura. Pertanto il rientro in aula è da prevedere dopo le feste”.

Sulla stessa linea dei suoi pari grado, anche Giuseppe Tito di Meta, ha deciso che le scuole resteranno chiuse fino al 2021 e nel dispositivo si legge: “Ai fini del contenimento della diffusione del virus Covid-19 si ordina la sospensione dell’attività didattica in presenza delle scuole dell’Infanzia, primaria e secondaria di primo grado presenti sul territorio e dei servizi educativi (0-3 anni), fino al 22 dicembre 2020, consentendo le attività in presenza destinate agli alunni con bisogni educativi speciali e/o con disabilità, fatta salva la revoca della presente nel caso di rientro delle situazioni di urgenza”.

Infine Lorenzo Balduccelli, sindaco di Massa Lubrense che emette anche lui un’ordinanza sulla sospensione la didattica in presenza: “Ho appena firmato un’ordinanza che sospende la didattica in presenza per tutte le scuole del territorio comunale fino al 22 dicembre”.

Non è stata una decisione facile ma “molto sofferta ma per prenderla sono partito da alcuni dati di fatto:
1) la situazione epidemiologica non è proprio delle più tranquille. Da settembre ad oggi, infatti, 32 minori sono risultati positivi al COVID – 19, su 190 contagi complessivi, così divisi per fasce di età
– fino a 6 anni = 5 ragazzi
– da 6 a 10 anni = 4 ragazzi
– da 10 a 13 anni = 5 ragazzi
– da 13 a 18 anni = 18 ragazzi
2) nello stesso periodo sei docenti e tre componenti del personale ATA delle nostre scuole sono risultati positivi;
3) allo screening proposto dalla Regione Campania per i ragazzi della scuola dell’infanzia e della prima classe della primaria e dei relativi genitori hanno partecipato in pochi, segno, credo, della scarsa propensione dei genitori a rimandare subito a scuola i propri figli;
4) secondo disposizioni dell’ufficio scolastico regionale la ripresa della didattica in presenza avrebbe interrotto la didattica a distanza. Quindi, in caso di una scarsa presenza a scuola quanti sarebbero rimasti a casa non avrebbero potuto usufruire neanche della DAD.

Davanti a questa situazione e dopo aver sentito il dottor Antonino Belfiore, in qualità di responsabile della funzione Sanità del Centro Operativo Comunale della Protezione Civile comunale, e le dirigenti scolastiche, in piena coscienza ho ritenuto non fosse ancora opportuna la riapertura in presenza di tutte le scuole di ogni ordine e grado del nostro territorio. Spero vogliate comprendere il peso ed il travaglio di questa decisione”.

GiSpa