Farmaco antiartrite, in Francia funziona la “cura Ascierto”

Come rivela il giornale France Inter in un’intervista a Felix Ackermann, direttore del dipartimento di medicina interna del Foch Hospital

 

Campania – Il farmaco antiartrite usato per la  “cura Ascierto” funziona in Francia.

Come rivela il giornale France Inter in un’intervista a Felix Ackermann, direttore del dipartimento di medicina interna del Foch Hospital, secondo quanto riferiscono fonti dell’Istituto per la cura dei tumori di Napoli.

Il medico francese fa l’esempio di un paziente che si era recato al pronto soccorso “con una richiesta di 6 litri di ossigeno per respirare più o meno correttamente. Dopo poche ore il suo flusso del fabbisogno di ossigeno è aumentato a 12 litri. Gli abbiamo iniettato due dosi di Tocilizumab e dopo sette giorni dal secondo trattamento il paziente è stato dimesso dall’ospedale”.

“Il trattamento per avere effetto deve essere usato nel momento preciso in cui i pazienti ricoverati vedono peggiorare le loro condizioni – continua il medico Felix Ackermann-. Non ci troviamo dinanzi ad una cura miracolosa, il farmaco non cura tutti, ma si rivela una pista”.

Soprattutto per decongestionare le terapie intensive.

Da un lato c’è la soddisfazione dell’Istituto dei tumori di Napoli, dall’altro il professor Ascerto resta con i piedi a terra: “in questa fase occorre non abbassare la guardia. Anche se i numeri in Campania sono buoni non possiamo dire di essere usciti dalla fase 1. I numeri al Nord sono ancora elevati. Certo da noi sono sempre meno i pazienti in terapia intensiva e anche il numero dei morti sono calati, ma dobbiamo comunque mantenere alto il livello di allerta. Il virus ancora circola”.

Ribatte con fermezza: “Nella fase 2 tutti quei presidi che sono stati utilizzati, devono essere utilizzati ancora di più. Penso alla mascherina, ai distanziamenti, al lavarsi le mani”.

Il direttore generale del Pascale, Attilio Bianchi, afferma che quello che interessa di più è il riscontro positivo, sulla possibilità che il farmaco sembra offrire sulla vita delle persone. Noi abbiamo già scritto all’ospedale francese per una collaborazione scientifica e, come abbiamo sempre detto, cauto ottimismo e l’importante è che il farmaco funzioni”.

GiSpa