Goletta Verde, in Campania mare più inquinato

La classifica vede la Regione al primo posto con 12 tratti marini fortemente inquinati e 5 inquinati, ma specialmente le foci dei fiumi: Savone (Mondragone, CE), Sarno (Torre Annunziata / Castellammare di Stabia, NA) e quella Torrente Asa (Pontecagnano Faiano, SA)

 

Redazione – Dal bilancio finale di Goletta Verde risulta che il mare più inquinato è in Campania.

La classifica vede la Regione al primo posto con 12 tratti marini fortemente inquinati e 5 inquinati, ma specialmente le foci dei fiumi: Savone (Mondragone, CE), Sarno (Torre Annunziata / Castellammare di Stabia, NA) e quella Torrente Asa (Pontecagnano Faiano, SA).

Alle spalle della Campania c’è Lazio (11 e 4), Toscana (8 e 2), Calabria (8 e 1), Sicilia (6 e 3), Sardegna (5 e 1), Marche (5 e 1), Abruzzo (3 e 1) Liguria (3 e 1), si salva solo la Puglia dove non sono state mai trovate acque marine fuori norma: su 29 prelievi, nessuno è risultato inquinato o fortemente inquinato.

Goletta dei Laghi ha rilevato che il maggior numero di tratti fuori norma sono sul lago Maggiore, fra Piemonte e Lombardia: 6 fortemente inquinati e 4 inquinati. Seguono il lago di Garda (4 e 1), il Lago d’Orta (4 fortemente inquinati), il lago di Como (2 e 2), il lago di Bolsena (1 e 3). Nessun tratto inquinato sui laghi d’Iseo, Trasimeno, Albano, Bracciano, Vico.

Ma Legambiente batte soprattutto sulla cattiva depurazione, perché ancora oggi il 40% dei reflui fognari delle nostre città non è adeguatamente depurato (elaborazione Legambiente su dati Commissione Ue), un problema che non riguarda solo il sud Italia ma anche il Nord della Penisola. Ad oggi sono 939 agglomerati non in regola, che generano un carico complessivo di quasi 30 milioni di abitanti equivalenti su un totale di 77 milioni. Se si guarda però anche al carico generato da questi agglomerati, espresso nel numero di abitanti equivalenti, emergono le criticità in regioni che non si trovano solo nel Mezzogiorno. L’80% del carico complessivo degli agglomerati in stato di infrazione proviene da 5 regioni: dalla Sicilia in primis (il 23%) ma anche da Lombardia (il 19%), Campania (il 17%), Calabria (l’11%) e Lazio (che contribuisce per il 10%, con 6 agglomerati in infrazione su 162 regionali).

Il monitoraggio di Goletta Verde e Goletta dei Laghi non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, ma punta a scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi per porre rimedio all’inquinamento dei nostri mari e laghi. Il monitoraggio in questione ha preso prevalentemente in considerazione i punti scelti in base al “maggior rischio” presunto di inquinamento, individuati dalle segnalazioni non solo dei circoli di Legambiente ma degli stessi cittadini attraverso il servizio SOS Goletta (200 segnalazioni raccolte). I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati” i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” se almeno uno dei due parametri viene superato per più del doppio del valore normativo.

GISpa