Impresa fantasma evade il fisco, scattano i sequestri

A Massa Lubrense un imprenditore incassa 6oomila euro ma non li dichiara evadendo imposte sui redditi (I.R.Pe.F), pari a 242.123,21 euro, con il superamento della soglia penale prevista, così i Baschi Verdi fanno scattare la confisca tra fabbricati e soldi sui conti corrente

Costiera sorrentina – Impresa fantasma che non è iscritta all’albo evade il fisco e scattano i sequestri.

A Massa Lubrense un imprenditore incassa 600mila euro ma non li dichiara evadendo imposte sui redditi (I.R.Pe.F), pari a 242.123,21 euro, con il superamento della soglia penale prevista, così i Baschi Verdi fanno scattare la confisca tra fabbricati e soldi sui conti corrente.

Il Gruppo della Guardia di Finanza Torre Annunziata ha eseguito un decreto di sequestro preventivo – emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura della Repubblica – nei confronti di un imprenditore, indagato per il delitto di omessa dichiarazione (art. 5 D.lgs. 74/2000).

Il provvedimento cautelare è stato emesso all’esito di indagini scaturite da un’attività di verifica fiscale condotta dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Massa Lubrense nei confronti del titolare della ditta individuale Euro Credit, esercente l’attività di “servizi finanziari”, con sede a Sorrento, in assenza della prescritta iscrizione all’Albo nonché in violazione degli obblighi contabili e fiscali normativamente previsti, risultando quindi evasore totale.

In particolare l’attività d’indagine, sviluppata attraverso l’ausilio delle banche dati in uso al Corpo della Guardia di Finanza, ma, soprattutto, tramite l’analisi delle movimentazioni finanziarie del soggetto, ha permesso di ricostruire il volume d’affari dallo stesso conseguito e sottratto a tassazione.

All’esito dell’attività di indagine è emerso che, per gli anni d’imposta 2018 e 2019, l’indagato non avrebbe dichiarato euro 602.522 quali componenti positivi, con conseguente evasione delle imposte sui redditi (I.R.Pe.F), pari a 242.123,21 euro, con il superamento della soglia penale prevista.

Per tale motivo il soggetto è stato deferito all’Autorità giudiziaria per il delitto di “omessa dichiarazione” di cui all’art. 5 comma 1 del D.lgs. 74/2000.

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale oplontino, condividendo la ricostruzione operata dalla Procura della Repubblica sulla base delle attività svolte dalla Guardia di Finanza, ha disposto il sequestro, finalizzato alla confisca anche per equivalente, del profitto del reato di omessa dichiarazione, quantificato in euro 242.123,21, avente ad oggetto le disponibilità finanziarie nonché due fabbricati siti in Massa Lubrense, di proprietà del soggetto indagato.

In sede di esecuzione di esecuzione del sequestro preventivo, la Guardia di Finanza ha sequestrato la somma di € 80.532,00 in denaro contante sui conti correnti riconducibili all’indagato nonché i due fabbricati siti in Massa Lubrense, di proprietà dello stesso, sino alla concorrenza della somma di € 161.591,21