La Corte di Cassazione decreta: mance devono essere tassate

Ha emesso una sentenza depositata nella giornata del 2 ottobre “le erogazioni liberali percepite dal lavoratore dipendente, in relazione alla propria attività lavorativa, tra cui le cosiddette mance, sono soggette a tassazione”

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Redazione – La Corte di Cassazione sentenzia che le mance devono essere tassate.

Ha emesso una sentenza depositata nella giornata del 2 ottobre che “le erogazioni liberali percepite dal lavoratore dipendente, in relazione alla propria attività lavorativa, tra cui le cosiddette mance, sono soggette a tassazione”.

Insomma da oggi in poi chi riceveva una mancia dovrà dare conto all’Agenzia delle Entrate, camerieri, addetti alla reception, facchini e concierge, non potranno più arrotondare, perciò le donazioni che percepiscono devono essere considerate a tutti gli effetti una voce dello stipendio.

Nella sentenza della Cassazione si legge che “il reddito di lavoro dipendente è costituito da tutte le somme e i valori in genere, a qualunque titolo percepiti nel periodo d’imposta, anche sotto forma di erogazioni liberali, in relazione al rapporto di lavoro. Sono redditi di lavoro dipendente quelli che derivano da rapporti aventi per oggetto la prestazione di lavoro, con qualsiasi qualifica, alle dipendenze e sotto la direzione di altri, compreso il lavoro a domicilio quando è considerato dipendente secondo le norme della legislazione sul lavoro”.

Questa decisione, che sta facendo discutere, è arrivata dopo il ricorso presentato dall’Agenzia delle Entrate contro una decisione della Commissione tributaria regionale della Sardegna in merito al caso del capo ricevimento di un lussuoso hotel a 5 stelle della Costa Smeralda. Infatti in un anno aveva guadagnato ben 84mila euro.

Cifra che per forza di cose, secondo l’Agenzia delle Entrate, deve essere dichiarata e sottoposta a tassazione, ma che l’uomo che lavora nel lussuoso albergo ha respinto ed è stato dichiarato evasore fiscale.

Si era rivolto alla Commissione tributaria regionale che gli aveva dato ragione: perché come hanno sentenziato i magistrati del settore, le donazioni fatte dai vacanzieri non potevano essere considerate tassabili, perché non facevano parte del reddito da lavoro dipendente. Questo perché che le mance arrivavano direttamente dai clienti, senza un intervento del datore di lavoro.

Con la sentenza emanata dalla Cassazione, significa che le donazione e le mance derivano direttamente dal rapporto di lavoro e costituiscono un’entrata “sulla cui percezione il dipendente può fare, per sua comune esperienza, ragionevole, se non certo affidamento”.

In molti che in penisola sorrentina lavorano presso le strutture ricettive ed i locali, ora devono dare conto al Fisco.

GiSpa