La longevità dell’Amerigo Vespucci all’età di 91 anni

Fu varata il 22 febbraio del 1931 nel cantiere navale di Castellammare di Stabia

 

Redazione – La longevità dell’Amerigo Vespucci all’età 91 anni.

Fu varata il 22 febbraio del 1931 nel Regio cantiere navale di Castellammare di Stabia, madrina del varo fu la signora Elena Cerio, e da quella data ha solcato i mari si tutto il mondo con a bordo i suoli allievi di prima classe dell’Accademia navale di Livorno per la loro formazione, oggi comandati dal capitano di vascello Massimiliano Siragusa che ha preso il comando il 18 settembre 2021 ed è tuttora in carica.

Poi la pandemia l’ha relegata nel porto di La Spezia a causa che il Covid che aveva colpito vari allievi, e da quando la pandemia è di scena, nessun visitatore può salire a bordo.

Entrò in servizio come nave scuola il successivo 6 giugno, aggiungendosi alla gemella Cristoforo Colombo (in realtà leggermente più piccola), di tre anni più anziana, e costituendo con essa la ‘Divisione Navi Scuola’al comando dell’Ammiraglio Cavagnari. Al rientro dalla prima Campagna di istruzione, il 15 ottobre 1931 ricevette a Genova la Bandiera di Combattimento, offerta dal locale Gruppo Unuci (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia).

Il motto della nave è ‘Non chi comincia ma quel che persevera’, assegnato nel 1978; originariamente il motto era ‘Per la Patria e per il Re’, già appartenuto al precedente Amerigo Vespucci, sostituito una prima volta, dopo il secondo conflitto mondiale, con ‘Saldi nella furia dei venti e degli eventi’, infine con quello attuale.

Dal punto di vista tecnico-costruttivo l’Amerigo Vespucci è una nave a vela con motore; dal punto di vista dell’attrezzatura velica è ‘Armata a nave’, quindi con tre alberi verticali, trinchetto, maestra e mezzana, tutti dotati di pennoni e vele quadre, più il bompresso sporgente a prora, a tutti gli effetti un quarto albero. L’unità è inoltre fornita di vele di taglio: i fiocchi, a prora, fra il bompresso e il trinchetto, gli stralli, fra trinchetto e maestra e fra maestra e mezzana, e la randa, dotata di boma e picco, sulla mezzana.

Attualmente è ormeggiata nel porto di La Spezia.

GiSpa