L’allarme del governatore De Luca su incidenti stradali e morti

Lo ha sottolineato durante il suo intervento dell’intervento all’iniziativa ‘Sii saggio, guida sicuro’ che si è svolta alla Mostra d’Oltremare

Redazione – L’allarme del governatore De Luca su incidenti stradali e morti.

Lo ha sottolineato durante il suo intervento dell’intervento all’iniziativa ‘Sii saggio, guida sicuro’ che si è svolta alla Mostra d’Oltremare.

Infatti in Campania nel 2022 si sono verificati 6mila incidenti stradali che hanno causato 12mila feriti e circa 250 morti, e questi sono “numeri da bilancio di guerra e non da Paese civile”, parole dette alla suddetta iniziativa che si è svolta alla Mostra d’Oltremare.

Ha sottolineando come la manifestazione sia “unica in Italia perché non c’è alcuna altra regione italiana che ha promosso un’iniziativa di educazione stradale. È uno dei tanti piccoli o grandi motivi d’eccellenza che possiamo vantare dalla Campania e da Napoli. In genere in Italia non si valorizza molto quello che si fa al Sud e a Napoli”.

Erano anche presenti molti ragazzi a cui ha rivolto un invito alla “responsabilità perché per un attimo di distrazione rischiamo di rovinarci la vita per sempre. È una tragedia non solo per chi subisce l’incidente, è una tragedia per il vostro papà, per la vostra mamma, per i vostri fratelli e sorelle perché si condiziona la vita di tutta la famiglia e dunque dovete essere responsabili per voi e per i vostri cari”.

Senza mezzi termini ha definito “imbecille” chi corre e fa le sfide in auto e moto, chi beve alcolici e “schifezze”, chi fuma spinelli e chi è alla guida con il cellullare in mano.

Il discorso poi è caduto sui social, ed il governatore campano ha dichiarato che il loro utilizzo fa come cassa di risonanza di comportamenti sbagliati e di autolesionismo.

E con questo un altro invito: “Lasciate perdere i social cercate a scuola di capire se il vostro compagno ha un problema, cercate di guardarvi negli occhi, di capire se c’è un elemento di crisi personale, evitate atti di bullismo, di usare i social per mettere in croce un ragazzo o una ragazza che ha un difetto fisico.

Questo “non è un modo di vivere, di essere giovani, di divertirsi. Queste sono forme di barbarie di cui dobbiamo liberarci. Avete tante cose da fare nella cultura, nello spettacolo, nella musica e nello sport che vi danno ricchezza di vita, vi fanno scoprire i valori umani e il contatto umano”.

GiSpa