Mar Mediterraneo, navi da guerra russe in azione

Gli incrociatori della marina russa eseguono azioni di pattugliamento spingendosi, come è accaduto quest’estate, anche fino alle coste italiane. Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini afferma: “Una minaccia”

Redazione – Navi da guerra russe in azione nel Mediterraneo.

G li incrociatori della marina russa eseguono azioni di pattugliamento spingendosi, come è accaduto quest’estate, anche fino alle coste italiane ma sono monitorate dalle navi ed aerei della Nato. Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini afferma: “Una minaccia”.

Durante il festival della rivista geopolitica Limes, ha sottolineato: “Sì la Russia è una minaccia nel Mediterraneo. La guerra in Ucraina ha da un lato effetti, dall’altro è un acceleratore di dinamiche già in atto nel mare Mediterraneo frequentato dai russi non solo in conseguenza della crisi ucraina, lo era già da tempo”.

Infatti la Russia ha da sempre avuto il sogno di  uno sbocco sul mar Mediterraneo, perché esso è una regione strategica cruciale per gli interessi russi, ed al di là della guerra, per la essa è fondamentale mantenere una presenza militare nel mare mediterraneo, regione centrale per il commercio marittimo internazionale.

Perciò che da anni, dal 2013, dopo la guerra in Siria Putin aveva riattivato il quinto squadrone operativo nel porto siriano di Tartus, ed in questo porto siriano che le navi della marina russa fanno base. Nel mar Mediterraneo, si conta che fino a qualche giorno fa, erano presenti almeno 7 mezzi di guerra russi: l’incrociatore missilistico di classe slava Varyag (ammiraglia della flotta del Pacifico) e la grande nave antisommergibile Admiral Tributs, un cacciatorpediniere missilistico guidato. Poi due fregate missilistiche la Ammiraglio Grigorovich e la Admiral Kasatonov, più una corvetta missilistica guidata, la Orekhovo Zuevo e ben due sottomarini dotati di missili (Novorossiysk e Krasnodar).

Non si sa se ci siano le presenze del sottomarino a propulsione nucleare Orel del sottomarino Magdan (un sottomarino d’attacco convenzionale, classe Kilo migliorata).

Con questo il ministro Guerini conferma: “Per l’Italia il Mediterraneo allargato è il quadrante di riferimento dove risiedono i nostri interessi di sicurezza. In questo quadrante abbiamo implementato la presenza di sorveglianza e capacità del nostro strumento militare e bisogna continuare a farlo. L’Italia è chiamata ad essere solidale rispetto alle misure di deterrenza, nel contempo dobbiamo essere efficaci a richiamare l’attenzione al fianco Sud dell’Alleanza atlantica. Nel Mediterraneo c’è la presenza della Russia e l’influenza significativa della Cina”.

GiSpa