Napoli 3 … Campione d’Italia 2023

Il bomber ‘mascherato’ ci mette il destro che trafigge Silvestri ed al 93’ fa esplodere festa del tanto sospirato scudetto dopo 33 anni e tutti i napoletani, e non, in tutto il mondo sventolano le bandiere azzurre, ma anche i fuochi d’artificio come se fosse capodanno

Foto tratta dalla pagina di Facebook della SSC Napoli

Redazione – Il Napoli conquista il 3° scudetto della storia ed è campione d’Italia 2023.

Il bomber ‘mascherato’ ci mette il destro che trafigge Silvestri ed al 93’ fa esplodere la festa del tanto sospirato scudetto dopo 33 anni e tutti i napoletani, e non, in tutto il mondo sventolano le bandiere azzurre, ma anche i fuochi d’artificio come se fosse capodanno.

Uno scudetto strameritato, di una squadra ma soprattutto un allenatore che l’ha saputa forgiare dall’estate 2022. Non era facile sostituire calciatori come Mertens, Insigne e Koulibaly, ma l’uomo partito come allenatore dell’Empoli è arrivato a Napoli, ha saputo coagulare un team con nuovi calciatori e nessuno credeva che potevano esplodere strada facendo durante il campionato. La Coppa del mondo lo aveva fermato ma gli azzurri, nonostante qualche blackout (vedi Inter), anche mentale, non si sono fermati e nel momento opportuno hanno scoccato il dardo che ha portato allo stemma tricolore dopo 33 anni. Alla Dacia Arena la squadra azzurra mentalmente era in tensione per tutto quello che le girava intorno, una città, ma tutta una Città metropolitana ed anche altre città della Campania e non, già ‘vestite’ a festa, hanno subito l’azione di un’ostica Udinese che inaspettatamente è passata in vantaggio con Lovric. Gli azzurri erano privi di idee, avvertivano una fatica mentale, non riuscivano ad imporre il loro gioco come in passato, solo Osimhen ha impensierito Silvestri ed i suoi legni. Il bomber ‘mascherato’ ci mette lo zampino destro che pareggia e porta ad esplodere la festa azzurra dello scudetto in tutte le parti del mondo. Una festa che non durerà tutta una notte,

I complimenti del sindaco napoletano Manfredi: “Finalmente! Gli azzurri hanno vinto uno scudetto stra-meritato per gioco, passione e mentalità. Una squadra di giovani talenti, una società sana e un pubblico di tifosi straordinari: un mix vincente che rappresenta soltanto l’inizio di un ciclo di successi. Tutta Napoli, con gioia e responsabilità, ha sostenuto i giocatori: una squadra e una città vincenti oggi e in futuro. La visione e la programmazione a lungo termine pagano, a noi il compito di continuare a tenere sempre alto il nome di Napoli”.

L’orgoglio di De Laurentiis: “Oggi è il coronamento di un’attesa di 33 anni. Io quando arrivai dissi dieci anni per l’Europa, promessa mantenuta in anticipo, poi dissi dieci anni per lo scudetto e ce l’abbiamo fatta prima. Ora rivincerlo, rivincerlo e poi ci manca la Champions”.

Il tweet del Napoli della storia: “Il sogno ora è realtà: Napoli torna Campione! #Napul3”.

UDINESE- NAPOLI 1-1

Marcatori: 13′ pt Lovric (U), 7′ st Osimhen (N)

Udinese (3-5-1-1): Silvestri; Becao, Bijol, Perez; Ehizibue (37′ st Ebosele), Samardzic (37′ st Thauvin), Walace, Lovric (33′ st Arslan), Udogie (29′ st Zeegelaar); Pereyra; Nestorovski.

A disposizione: Padelli, Piana, Masina, Abankwah, Buta, Semedo, Guessand. Allenatore: Sottil

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Olivera; Anguissa, Lobotka, Ndombele (19′ st Zielinski); Elmas, Osimhen, Kvaratskhelia (41′ st Lozano).

A disposizione: Gollini, Marfella, Demme, Juan Jesus, Simeone, Bereszynski, Zerbin, Zedadka, Ostigard, Gaetano, Raspadori.  Allenatore: Spalletti

Arbitro: Abisso di Palermo.

Ammoniti: Ehizibue (U).

Note. serata poco nuvolosa, erba naturale buona, spettatori 22mila circa (12mila napoletani).

Angoli: 2-5.  Recupero: 1’ pt e 3’ st.

GiSpa