Nave incagliata, verso sblocco canale Suez: ultime notizie

Speranze di liberare il portacontainer nelle prossime ore: le news sulle operazioni

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(Fonte adnkronos.com)

Si lavora senza sosta per disincagliare la nave nel Canale di Suez. “Stiamo facendo una corsa contro il tempo per ripristinare il traffico nella cruciale via di comunicazione per il mondo intero” dice il premier egiziano, Mostafa Madbouly, dopo che da martedì la portacontainer Ever Given è bloccata nelle acque del canale. Si tratta, ha detto di un incidente “assolutamente eccezionale”. E, nelle dichiarazioni riportate dal giornale Al Ahram, le prime dall’incidente, il primo ministro ha anche ringraziato i Paesi che – Usa compresi – hanno offerto assistenza all’Egitto. “E’ difficile dare una scadenza temporale precisa per la soluzione di questa crisi, stiamo lavorando senza sosta per risolverla”. E’ quanto ha detto Osama Rabae, a capo dell’Autorità del Canale di Suez, riguardo alle operazioni per ‘liberare’ la portacontainer Ever Given rimasta incagliata martedì, bloccando il passaggio di centinaia di navi.

LE DIFFICOLTA’ DELL’OPERAZIONE – Sono per l’esattezza 321 le navi che sono ancorate nelle aree di attesa del canale, ha precisato Rabae che sottolinea come le difficoltà dell’operazione sono provocate “dalla grande stazza” dell’Ever Given, “dall’alta marea e il fondo duro roccioso” in cui si è incagliata. Se dovessero fallire i tentativi di trainarla con i rimorchiatori, ha aggiunto, si potrebbe iniziare a scaricare il carico della supertanker per renderla più leggera. L’esito delle manovre dipende da “vari fattori, in particolare la direzione del vento e delle correnti”, ha aggiunto in una dichiarazione diffusa nelle ultime ore in cui viene ribadita la complessità delle operazioni. La Ever Given blocca più di 200 navi cargo che sarebbero dovute passare dal Canale di Suez, secondo i dati del giornale Lloyd’s List. Si stimano perdite per 9,6 miliardi al giorno.

LE CAUSE DELL’INCIDENTE – Le autorità egiziane non escludono che sia stato un errore umano o un problema tecnico a far incagliare Ever Given, escludendo che a provocare l’incidente sia stata solo la tempesta di sabbia che martedì scorso ha costretto la gigantesca portacontainer virare la rotta in una parte più stretta del canale. Secondo Osama Rabae, a capo dell’Autorità del Canale di Suez, le forti raffiche di vento e la tempesta di sabbia non sono state le uniche cause dell’incidente. “Un problema così complesso dipende da diversi fattori – ha detto in una conferenza stampa – questi possono essere un problema tecnico o l’errore umano”. Rabae ha concluso affermando di “non poter determinare l’esatta causa fino a quando non sarà conclusa l’indagine”.

LE OFFERTE D’AIUTO – Gli Stati Uniti, preoccupati per l’impatto del blocco del Canale di Suez sui mercati, hanno offerto assistenza all’Egitto “per riaprire il canale”. Si è fatta avanti anche la Turchia, che punta a rilanciare i rapporti con l’Egitto dopo le forti tensioni seguite alla destituzione nel 2013 del presidente egiziano Mohamed Morsi, espressione dei Fratelli Musulmani.

Fonte adnkronos.com