Notturno pauroso sciame sismico alla Solfatara

Si sono registrate circa 34 scosse tra dalle 3,25 le 7,23 del 26 aprile

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Foto tratta dal sito portale2.ov.ingv.it

 

Redazione – Pauroso sciame sismico notturno alla Solfatara dove si sono registrate circa 34 scosse tra dalle 3,25 le 7,23 del 26 aprile.

Lo sciame ha avuto inizio dapprima con una scossa alle ore 2,52 poi alle 3.25 la terra ha iniziato a tremare ad una profondità tra 1 e 2 chilometri, con i sismografi dell’Osservatorio Vesuviano che hanno rilevato le due più pesanti (magnitudo 2.5 e 3.1della scala Ritcher) alle ore 4,41 e 4,59.

L’epicentro è stato individuato nella zona di confine tra la Solfatara e i Pisciarelli.

Gli eventi tellurici sono stati avvertiti nella zona alta di Pozzuoli e in gran parte dei Campi Flegrei ma anche nei quartieri napoletani di Bagnoli, Agnano, Fuorigrotta, Pianura e Soccavo. La gente ha dichiarato di aver sentito prima un boato e, poi, i vetri delle finestre tremare, così hanno tempestato di telefonate l’Osservatorio Vesuviano, i vigili del fuoco e le forze dell’ordine.

Comunque già nel pomeriggio del 25 aprile, tra le ore 12,00 e le16,00 qualche lieve ma impercettibile movimento stava facendo capolino, poi nella mattinata del 26 aprile la terra si è scossa con maggiore vibrazione.

Dall’Osservatorio Vesuviano, la direttrice Francesca Bianco, ammette che dopo aver analizzato gli eventi “non ci sono anomalie rispetto all’andamento attuale della crisi bradisismica in atto. Nel corso della notte si è verificato nell’area flegrea uno sciame sismico, localizzato nella zona di Solfatara-Pisciarelli, costituito da una sequenza di 34 scosse di magnitudo compresa tra 0.0 e 3.1 e con una profondità ipocentrale compresa tra 1 e 2 Km.

La direttrice Bianco asserisce che “il verificarsi di sciami di eventi sismici, che possono in alcuni casi avere magnitudo tale da essere avvertiti dalla popolazione, accadono ordinariamente durante un periodo caratterizzato da attività bradisismica come quello in atto nella zona flegrea ormai dal 2005, e che non ci sono elementi di novità nel progredire del fenomeno in corso. I nostri geochimici sono al lavoro per effettuare rilievi sulle fumarole dell’area di Solfatara-Pisciarelli, ma ribadiamo che non c’è stata apertura di nuove bocche”.

Con queste parola ella afferma che tutto rientra nella normale bradisismica della zona.

GiSpa