Ospedale di Sorrento, reparto Rianimazione chiuso

Dalla giornata del 22 dicembre ha abbassato la saracinesca per la fumata nera da parte dell’Asl Napoli 3-Sud

 

OSPEDALE DI SORRENTO (NEWFOTOSUD FRANCO ROMANO)

Sorrento – Dalla giornata del 22 dicembre all’ospedale di Sorrento è stata chiusa la Rianimazione.

Non c’è stato nulla da fare nonostante che era arrivato in Costiera l’altro giorno il direttore generale dell’Asl Napoli 3-Sud, Gennaro Sosto, proprio per discutere della questione con la responsabile dell’unità operativa, Matilde De Falco, e con il responsabile sanitario del presidio, Giuseppe Lombardi.

Il perché ha chiuso i battenti il reparto di Rianimazione, è quello che mancano i medici anestesisti, si sperava fino a qualche ora che qualcosa accadesse come l’arrivo dei rinforzi, sollecitati dalla stessa De Falco.

Erano anni che la mancanza di personale era carente, ma è esplosa nel momento quando la stessa dottoressa De Falco ha inviato una nota al direttore sanitario degli Ospedali Riuniti della Penisola Sorrentina ed ai vertici Asl. In questa comunicazione si legge: “La attuale contingenza di assoluta inadeguatezza nella dotazione di risorse professionali non consente la articolazione dei turni dei medici anestesisti rianimatori per le esigenze minime di funzionamento delle postazioni di urgenza/emergenza presso il presidio di Vico Equense, nonché presso il reparto di Rianimazione ed il presidio di Sorrento”. Con la dotazione organica a disposizione, si chiarisce, è possibile assicurare solo la presenza di una singola unità medica h24 nei due ospedali e nulla più. Perciò stando le così era stato chiesto il blocco dei ricoveri di pazienti presso il reparto di Rianimazione e di attivare ogni possibile procedura per il trasferimento dei pazienti attualmente ricoverati e ritenere il reparto di Rianimazione di fatto chiuso.

Il Tribunale del malato della Costiera ha annunciato l’intenzione di presentare una denuncia per interruzione di pubblico servizio, il suo presidente, Giuseppe Staiano, ha diffuso una nota: “Gli ultimi due degenti Covid ricoverati sono passati a miglior vita ed a tutti gli effetti da stasera (ieri, ndr) la Rianimazione chiude i battenti. Siamo indignati perché la carenza di personale la stiamo denunciando da anni. Il problema non ha mai interessato nessuno e sia la politica, sia i personaggi che si sono alternati alla dirigenza dell’Asl hanno pensato solo a salvare la faccia mettendo la famosa ‘pezza’. I sindaci dove sono? Hanno protestato compatti per la chiusura del pronto soccorso di Vico Equense. E adesso? Sono affaccendati ad emanare ordinanze inaudite come quella del Comune di Meta che sospende i servizi domiciliari per le persone anziane e disabili durante tutte le feste di Natale”.

Sempre la nota prosegue così: “La denuncia per interruzione di pubblico servizio l’abbiamo già pronta ma sappiamo che non basta. Ci appelliamo alla cittadinanza. Noi vogliamo che i cittadini sappiano che da oggi in poi una buona fetta del servizio sanitario locale non funziona più. Noi vogliamo che sappiano che è negato loro il diritto ad essere curati. Già da tempo, a causa della pandemia questo diritto era stato messo gravemente in discussione perché per mesi si è pensato esclusivamente al Covid dimenticando che ci sono malati cronici gravi, malati oncologici, malati rari; ci si è dimenticati che si può morire di infarto, di ictus, di tumore e via dicendo.

Vogliamo che sappiano che la politica se ne frega, la dirigenza sanitaria se ne frega; vogliamo che sappiano che il cittadino per chi ha il potere non conta niente perché chi comanda si preoccupa solo della propria immagine. Ma noi tutti, noi che non abbiamo soldi e conoscenze, se staremo male dove andremo? Dove ci sballotteranno? Che Natale indimenticabile, un Natale con regalo a sorpresa: la soppressione del sacrosanto diritto alla salute di tutti i cittadini della penisola sorrentina”.