Parco di Punta Campanella: a processo gli 8 razziatori di corallo

Si è tenuta, presso il Tribunale Ordinario di Salerno, l’udienza preliminare e sono imputati dei reati di associazione per delinquere e di inquinamento ambientale

Tribunale di Salerno
Foto tratta da tribunaledisalerno.net

 

Redazione – Sono andati a processo gli 8 razziatori di corallo nel Parco di Punta Campanella.

Presso il Tribunale Ordinario di Salerno, si è tenuta l’udienza preliminare di un procedimento a carico di otto soggetti, imputati dei reati di associazione per delinquere (art. 416 c.p.) e di inquinamento ambientale (art. 452-bis c.p.), con sette rinvii a giudizio e un patteggiamento.

Ai razziatori viene contestato di aver causato la compromissione ed il deterioramento significativi e misurabili di alcuni banchi di corallo (appartenente alla specie protetta corallum rubrum) situati all’interno delle aree marine protette dello scoglio dell’Isca in Praiano e Capo di Conca, all’interno della Zps IT8030011 denominata “Fondali marini di Punta Campanella e Capri”.

Uno degli imputati ha chiesto ed ottenuto una sentenza di patteggiamento, accettando di vedersi comminata la pena concordata con la Procura della Repubblica e ritenuta congrua dal Giudice, di 1 anno e 2 mesi di reclusione; per euro 13.333,00 di multa. Tutti gli altri imputati sono stati invece rinviati a giudizio, mentre la prima udienza dibattimentale si svolgerà il 17 novembre presso la II Sezione Penale (I collegio) del Tribunale Ordinario di Salerno.

“È un primo grande risultato – dichiara Donatella Bianchi, presidente del Wwf Italia – che testimonia la necessità di predisporre misure sempre più efficaci di controllo dei nostri mari, per difendere le sue preziose risorse dalle attività di pesca e prelievo illegali. Il Wwf, ammesso parte civile nel processo, continuerà il suo impegno nel contrasto ad ogni crimine ambientale, anche in sede giudiziaria, a supporto della preziosa azione delle forze dell’ordine e della Magistratura. Un particolare ringraziamento agli avvocati Arnaldo Franco e Andrea Franco, del Foro di Salerno che ci assistono in questo processo”.