Pompei, folla straordinaria per la Supplica

Ha gremito piazza Bartolo Longo, dove dinanzi al sagrato del Santuario, si è rinnovata la celebrazione dell’invocazione alla Beata Vergine del Santo Rosario

Redazione – A Pompei una folla straordinaria per la Supplica.

Ha gremito piazza Bartolo Longo, dove dinanzi al sagrato del Santuario, si è rinnovata la celebrazione dell’invocazione alla Beata Vergine del Santo Rosario, presieduta da Monsignor Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari e Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, che ha presieduto la Santa Messa e, a mezzogiorno, la recita della celebre preghiera composta, nel 1883, dal Beato Fondatore Bartolo Longo.

Monsignor Giuseppe Baturi ha detto: “Le notizie di cronaca ci restituiscono una triste fotografia di questo tempo quanta violenza anche in ambiti familiare ed affettivo, quante guerre e conflitti… Dove stiamo andando? Quale società stiamo costruendo? Quale vita cerchiamo?”.

Nel suo discorso ha evidenziato che l’umanità “è composta da mendicanti della misericordia, pellegrini dell’Eterno” ed ha bisogno di lasciarsi “dilatare dall’amore per accogliere ogni fratello e ogni sorella”.

Questo il senso della preghiera che scrisse Bartolo Longo, ossia la Supplica che viene rivola alla Madonna del Rosario due volte all’anno: maggio ed ottobre, il movimento “libero di chi si sente custodito nel cuore di Maria”.

Monsignor Giuseppe Baturi, che è stato accolto dall’arcivescovo di Pompei, Tommaso Caputo, ha ricordato il messaggio di vita incarnato da Bartolo Longo fondatore delle opere di carità legate al Santuario di Pompei.

Poi ha sottolineato come la recita della Supplica unisca “milioni di fedeli” in un momento di preghiera per la pace definito dal Beato “l’ora del mondo”.

È stato rivolto un saluto speciale agli ammalati, agli anziani, ai detenuti che hanno seguito tramite i canali tv ed online la giornata di preghiera, ed anche alla comunità cattolica ucraina, numerosa nella frequentazione del santuario di Pompei.

GiSpa