Rinnovato protocollo d’intesa tra Questura ed Aimepe

La firma c’è stata nella mattina del 20 novembre tra il questore di Napoli, Maurizio Agricola, e la presidente dell‘Associazione Italiana Mediatori Penali, Mariacristina Ciambrone

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Redazione – Rinnovato protocollo d’intesa tra Questura ed Aimepe.

La firma c’è stata nella mattina del 20 novembre tra il questore di Napoli, Maurizio Agricola, e la presidente dell‘Associazione Italiana Mediatori Penali, Mariacristina Ciambrone.

Il Protocollo ha lo scopo di istituzionalizzare il percorso di “rieducazione” del destinatario dell’ammonimento del Questore, misura introdotta nel 2009 nei confronti di chi sia responsabile di atti persecutori, come strumento di tutela a disposizione della persona offesa, alternativo alla querela ed esteso nel 2013 alle vittime di violenza domestica, che può essere adottata dal Questore sulla base di una segnalazione, non anonima, proveniente da chiunque (medici del pronto soccorso, personale di polizia giudiziaria, vicini di casa, familiari, etc.).

Quando procede all’ammonimento il Questore, oltre ad informare la vittima sulla presenza dei centri antiviolenza ed a metterla in contatto con gli stessi, sia nel caso di atti persecutori che di violenza domestica, informa il soggetto ammonito della possibilità di sottoporsi ad un programma di prevenzione organizzato dai servizi socio-assistenziali del territorio.

Questo nella consapevolezza che la tutela della vittima non si esaurisce sul piano repressivo – penale delle condotte e che momento fondamentale è costituito dal rafforzamento delle attività di natura preventiva; in tale contesto, il colloquio tra l’autorità e il soggetto ammonito non è una mera formalità, poiché favorisce un momento di empatia col “persecutore” o “maltrattante” che raramente si crea quando l’azione è direttamente di “contrasto” al reato.

Fino al 31 ottobre scorso il Questore di Napoli ha emesso 141 ammonimenti, di cui 61 per atti persecutori ed 80 per violenze domestiche, ed entro il 31 dicembre le misure emesse potrebbero essere di oltre un terzo rispetto allo scorso biennio. Attualmente sui 141 soggetti ammoniti risultano recidivi solo 10 soggetti, di cui 5 già aderenti al percorso di recupero.

GiSpa