Rissa esterna discoteca: ammanettato 29enne per tentato omicidio

I Carabinieri della Compagnia di Sorrento, in esecuzione di un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura di Torre Annunziata

Nella mattina del 12 maggio, a Napoli, i Carabinieri della Compagnia di Sorrento, in esecuzione di un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura di Torre Annunziata, hanno proceduto al fermo del 2l enne G.B., gravemente indiziato del tentato omicidio del 29enne, R.C..

L’attività d’indagine, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Sorrento e coordinata dalla Procura della Repubblica, ha consentito di ricostruire le fasi di una violenta rissa verificatasi in pieno centro a Sorrento, all’esterno di un locale notturno, la notte del I 0 maggio scorso, durante la quale sono rimasti feriti tre soggetti, uno dei quali in prognosi riservata.

Dagli approfondimenti investigativi espletati, è emerso come la vicenda nata da un alterco all’interno del locale, tra due gruppi di fazioni opposte provenienti da Pimonte e Castellammare di Stabia, sia poi degenerata in una violenta rissa all’esterno del locale, nel corso della quale il 29enne R.C., è stato colpito più volte con un coltello al petto.

In quella circostanza, i militari dell’Arma, intervenuti nell’immediatezza del fatto, hanno tratto in arresto, nella flagranza di reato, 4 soggetti coinvolti nella rissa, raccogliendo i primi elementi utili al prosieguo delle indagini e anche all’individuazione dell’autore dell’accoltellamento, resosi nel frattempo irreperibile. All’esito dell’udienza di convalida dell’arresto, a due dei soggetti arrestati, facenti parte della fazione di Castellammare di Stabia, è stata applicata la misura cautelare personale degli arresti domiciliari, mentre agli altri due, facenti parte della fazione di Pimonte, è stata applicata la misura cautelare personale dell’obbligo di dimora.

Le indagini hanno consentito di individuare anche un altro soggetto, appartenente alla fazione di Pimonte, coinvolto nella rissa aggravata, al quale il G.i.p. del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura, ha applicato la misura cautelare personale dell’obbligo di dimora.

L’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati della zona e le informazioni testimoniali raccolte  hanno consentito di delineare un quadro indiziario di rilevante gravità in ordine alla responsabilità penale del fermato, il quale, nel corso della colluttazione, avrebbe colpito più volte al torace, con un coltello a serramanico, la vittima, trasportata in gravi condizioni presso il locale nosocomio, con prognosi riservata.

Al fermato sono contestati i reati di tentato omicidio con l’aggravante di aver commesso il fatto per futili motivi, rissa aggravata e porto ingiustificato di coltello. L’indagato è stato associato alla casa circondariale di Secondigliano, ove lo stesso si è consegnato, dopo essersi reso irreperibile per giorni, facendo perdere sin da subito le proprie tracce e rendendo necessaria l’adozione di un provvedimento di fermo di indiziato di delitto nei suoi confronti .