Sequestro di oltre 50 chili di vongole inquinate

Non si ferma l’incessante azione della Guardia Costiera, sono state deferite di quattro persone alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata

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Castellammare di Stabia – Non si ferma l’incessante azione della Guardia Costiera sul versante delle vongole inquinate alla foce del fiume Sarno, sono state sequestrate oltre 50 chili e deferite quattro persone alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata.

Le quattro persone nella mattinata del 31 luglio dopo aver raccolto le vongole attraverso l’utilizzo di autorespiratori nel tratto di mare incriminato antistante lo scoglio di Rovigliano, hanno caricato il pescato su due autovetture e si sono diretti verso il casello autostradale.

Gli uomini della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia, coordinati dal Comandante Ivan Savarese, e con i mezzi sul posto, li hanno bloccati in flagranza di reato, così hanno provveduto al sequestro del pescato, delle due autovetture e delle attrezzature di pesca ivi ritrovare.

Con questo altro sequestro che fa seguito agli altri effettuati, sempre nella stessa zona inquinata, che si trova a confine tra Castellammare di Stabia e Torre Annunziata, altamente inquinata anche a causa della presenza di metalli pesanti, si sta cercando di arginare il più possibile questo fenomeno illegale che può essere nocivo alle persone che mangiano questi molluschi bivalvi.

Gli uomini della Capitaneria di Porto raccomandano: “Il rischio è sempre lo stesso, e cioè che le vongole pescate nella melma, nel tratto di mare alla foce del fiume Sarno, possano arrivare sulle tavole degli ignari consumatori. Per questo motivo si raccomanda la massima attenzione nell’acquisto dei molluschi bivalvi.