Sorrento, difende la fidanzatina 17enne: picchiato

Uno studente di Chiaia che voleva trascorre un sabato tranquillo è stato pestato a sangue ed è finito in ospedale, gli aggressori sarebbero già stati identificati

 

Sorrento – Uno studente di Chiaia che voleva trascorre un sabato tranquillo è stato pestato a sangue per difendere la fidanzatina 17enne ed è finito in ospedale, mentre gli aggressori sarebbero già stati identificati. Immagine correlata

Parte da Napoli per voler trascorrere un sabato con calma in Costiera con il suo amore, senza niente macchinina, niente baretti, niente movida come sempre ad alto rischio, in una cittadina che in inverno è un centro tranquillo.

Ma la tranquillità va a farsi benedire quando la giovane coppia stava passeggiando, come in molti fanno in piazza, e tre giovani prendono in giro e con la sua fidanzata fanno gli spiritosi, ironizzano ed offendono, ma la coppia non li da retta e desiderano essere lasciati in pace. Qualche parola di troppo e così intorno alle ore 20.00 scatta l’aggressione, lo studente partenopeo viene circondato, partono calci, pugni e schiaffi e lo colpiscono al volto ma anche alla pancia ed alla schiena. Cerca di difendersi ma è impossibile, sono in tre e sono anche più grandi. Vanno giù duro, la frattura del setto nasale è inevitabile, lividi e contusioni guariranno in un paio di settimane. Il trio, apparentemente ‘bravi ragazzi’, ben vestiti, scarpe e cinture griffate, che ha qualche anno in più lo aggredisce e, secondo il racconto fatto qualche giorno fa agli agenti di polizia, per ‘futili motivi’, con il ragazzo che deve per forza reagire dopo che ha chiesto di essere lasciati liberi. Tutto accade nella la piazza centrale di Sorrento nei pressi di un bar. La ragazza grida per chiedere aiuto e sarebbe potuta andare molto peggio se, a fermare la furia dei tre aggressori, non fossero intervenuti alcuni passanti e subito dopo gli agenti di polizia che hanno raccolto la denuncia del giovane.

E così scatta da parte degli investigatori, tramite l’ausilio delle telecamere, il loro riconoscimento ed i tre ragazzi di buona famiglia sarebbero stati già individuati.