Sorrento, contro la sanità malata“chiamata alle armi”

La protesta si terrà il 29 maggio alle ore 9, presso l’ospedale Santa Maria della Misericordia di Sorrento dove sono previsti interventi dei vari rappresentanti di associazioni cittadine

 

Sorrento – Una “chiamata alle armi” contro la sanità malata.

La protesta si terrà il 29 maggio alle ore 9, presso l’ospedale Santa Maria della Misericordia di Sorrento dove sono previsti interventi dei vari rappresentanti di associazioni cittadine, tutto nel rispetto delle normative anti Covid.

Una sollecitazione che va al Prefetto di Napoli, al presidente della Regione Campania, al direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud, ai direttori sanitari aziendali e dei presidi ospedalieri di Sorrento e Vico Equense, ai sei sindaci costieri ed al vescovo dell’Arcidiocesi Sorrento-Castellammare, responsabile regionale della Pastorale della Salute, monsignor Franco Alfano.

Le associazioni battono sul fatto della mancanza di anestesisti nel nosocomio sorrentino, il che fa si che si fermo le sale operatorie, nel comunicato che verrà inviato alle autorità si legge: “Come rappresentanti di associazioni cittadine dei comuni della penisola sorrentina alla luce degli ultimi preoccupanti avvenimenti che hanno portato più di una volta al vergognoso blocco delle attività operatorie del presidio ospedaliero di Sorrento (con un’utenza di oltre ottantamila cittadini), per mancanza di personale sanitario specializzato, in particolare medici anestesisti, chiediamo un urgente, improcrastinabile intervento a tutela della salute pubblica.

In particolare “si chiede di ‘ristabilire’ una normale operatività, con l’eventuale sollecito innesto di nuove figure professionali, nel reparto di rianimazione, centro propulsore delle attività operatorie. Il reparto di ortopedia, fiore all’occhiello della sanità locale e regionale, da troppo tempo, vede pericolosamente interrotta la propria operatività, per “il fermo” del blocco operatorio”.

GiSpa