Sulla Napoli-Sorrento un treno speciale: il ‘Treno Caruso’

In occasione del centenario della morte del grande tenore che visse anche tra la città partenopea e quella costiera

Foto tratta da 2anews.it

Redazione – Un treno speciale sulla Napoli-Sorrento: il ‘Treno Caruso’.
In occasione del centenario della morte del grande tenore che tutti definiscono quello di tutti i tempi che visse anche tra la città partenopea e quella costiera, in questi luoghi che lo videro protagonista in vita. Così si sta studiando come ricordare un tenore che ha dato lustro alla musica italiana nei 5 continenti.
Il tenore Enrico Caruso nacque a Napoli, nel quartiere di San Carlo all’Arena, in via Santi Giovanni e Paolo 7, il 25 febbraio del 1873 da genitori originari di Piedimonte d’Alife. Il padre, Marcellino Caruso (1840–1908), era un operaio metalmeccanico; la madre, Anna Baldini (1838–1888), faceva la donna delle pulizie.
Fu allievo di G. Vergine e V. Lombardi. Esordì al Teatro Nuovo di Napoli nel 1894 e cantò poi nei principali teatri del mondo, soprattutto negli USA, dove fu per diciassette anni l’idolo del Metropolitan di New York. La sua voce ebbe affascinante dolcezza di timbro, vibrazioni energiche e intense e perfino toni baritonaleggianti. Il suo repertorio si fondava particolarmente sulla produzione italiana e su quella francese.
Enrico Caruso fu cantante verista superiore agli altri tenori dell’epoca anche per l’ottima scuola; per le sue qualità fonogeniche la voce di Caruso fu diffusa con le incisioni in dischi, contribuendo ad affermare la sua fama in tutto il mondo.
L’idea di questo treno piace a Gaetano Bonelli, direttore del Museo di Napoli-collezione Bonelli, che afferma: “Immaginate di salire sul treno alla stazione di Napoli, destinazione Sorrento (Surriento). Immaginate di acquistare il biglietto, ovviamente commemorativo e stampato in maniera speciale. Immaginate di vedere il treno, colorato e con le immagini che rimandano al volto del mitico tenore ed alle sue straordinarie e bellissime caricature. Immaginate di salire e di essere accolti da un sottofondo musicale che diffonda lungo tutte le carrozze il melodioso e potente suono delle sue magistrali interpretazioni. Immaginate, sognate, non costa niente e se davvero lo desiderate, questo piccolo sogno ed omaggio dovuto, diverrà realtà”.
Questa idea è supportata anche dal presidente dell’Eav, Umberto De Gregorio: “Sono stato al museo Bonelli per visitarlo e scoprire i tanti tesori che contiene che vanno di sicuro valorizzati ed abbiamo discusso con il direttore della suggestiva proposta del “Treno Caruso” sulla quale intendiamo lavorare. Sempre tenendo conto delle restrizioni in vigore e delle possibili riaperture, potremmo utilizzare il nostro convoglio storico per organizzare viaggi particolari nel segno del grande tenore tra Napoli e Sorrento”.
Un’iniziativa che potrebbe avere il benestare dei turisti.

GiSpa