Vincenzo De Luca sulla ricandidatura: “Devo completare il programma”

Ospite della trasmissione Dritto e Rovescio, nella sera del 29 ottobre su Retequattro, afferma che abbiamo “15 ospedali nuovi da completare, il sistema dei trasporti, il piano per l’autonomia idrica…”, facendo capire che intende portare avanti il lavoro nei prossimi anni

Redazione – Vincenzo De Luca sulla sua ricandidatura è deciso: “Devo completare il programma”.

Ospite della trasmissione Dritto e Rovescio, nella sera del 29 ottobre su Retequattro, afferma che abbiamo “15 ospedali nuovi da completare, il sistema dei trasporti, il piano per l’autonomia idrica…”, facendo capire che intende portare avanti il lavoro nei prossimi anni.

A proposito di chi gli sbaraglierà il passo verso la presidenza della Regione Campania, su Roberto Fico, che potrebbe essere tra i candidati, ironicamente dice: “Noi siamo buoni samaritani, accogliamo a braccia aperte tutti quelli che si vogliono candidare”.

I termini usati nel suo ultimo libro per definire buona parte dei dirigenti del Pd “miserabili, poveri uomini, nullità politiche, cialtroni…” – “sono pienamente appropriati”, afferma il governatore della Campania,

Questo è l’affondo alla segretaria pidiessina Schlein che a Che Tempo che fa, su Nove parla del libro del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, il cui titolo è “nonostante il Pd”. Ma invece il titolo doveva essere “grazie Pd” perché è stato eletto grazie al partito.

Sempre nella trasmissione sottolinea che uno come lui “è scomodo, visto che il mio principio irrinunciabile è che ‘la verità viene prima delle bandiere di partito’. E chi non lo condivide vada al diavolo”. Poi ha continuato: “Se vuoi governare l’Italia devi riempire i grandi vuoti programmatici che ha il Partito Democratico: la sicurezza, la giustizia, la palude burocratica, le imprese, il Sud”.

Sempre sul Pd, aggiunge: “Bisogna non essere autoreferenziali. Questi parlano una lingua morta, mi riferisco a dirigenti che nei territori di appartenenza nessuno li conosce, non sono in grado di conquistare nemmeno il voto della madre. Un partito che ha questo gruppo dirigente non va lontano, siamo sulla strada del suicidio politico”.

Dopo quello che non va bene c’è quello che va bene: “Una rete di militanti di base e una rete di amministratori straordinari”.

Allora perchè non si attinge a questo bacino? Risponde così: “Gran parte degli attuali dirigenti ha interesse ad avere mezze pippe al fianco perchè, come diceva Gramsci, occorre fare il deserto per emergere e distinguersi. E questo è il risultato”.

Frecciata anche al governo Meloni: “Ha maturato il vizio di quelli precedenti: l’annuncite, si annunciano cose che poi scompaiono. Gli extra profitti delle banche da tassare, gli asili nido gratuiti, la flat tax, il tempo di lavoro ridotto… tutto scomparso. C’è solo una misura importante: la riduzione del cuneo fiscale, che però vale solo per un anno e dunque non produrrà benefici e i 15miliardi per tagliarlo sono altri debiti che lasciamo a quelli che verranno dopo. Ma era proprio necessario inondare l’Italia di promesse che non si potevano mantenere?”.