Dal Chiostro di San Francesco a Villa Fondi l’unione civile

Una coppia omosessuale aveva chiesto di celebrarlo lì, gli è stato negato dal sindaco Cuomo ed ora ha optato per la villa in stile neoclassico

 

Sorrento – Una coppia omosessuale aveva chiesto di celebrare un matrimonio nel Chiostro di San Francesco ma gli è stato negato dal sindaco Cuomo perché lì non se ne celebrano di questo tipo e così ha optato per la Villa Fondi in stile neoclassico. 

In quella struttura trecentesca se ne celebrano molti durante l’anno  e di questi anche di turisti ed i due giovani lo volevano celebrare proprio lì, dove in tanti coronano il loro sogno d’amore, ma quando è arrivato l’out out dalla casa comunale, sono rimasti molto rammaricati e non credevano a quella mail che è stata mandata dal comune.

Il 26enne napoletano è da sei anni che convive, si era ben documentato che in quel luogo suggestivo si svolgevano i matrimoni civili, parole che compaiono anche nella scheda dedicata alla splendida struttura sul sito della ‘Fondazione Sorrento’. Ed allora il fatto che differenza c’è tra le unioni ed i matrimoni civili? Le prime si celebrino tra persone dello stesso sesso ed i secondi tra uomo e donna ed ecco la discriminazione. Così il 26enne si è rivolto all’associazione Arcigay di Napoli che nel suo comunicato ha preso un dura posizione: “La discriminazione messa in essere dal sindaco di Sorrento è inaccettabile e diventa ancora più odiosa quando un uomo delle istituzioni dice di non condividere una legge dello Stato (laico) italiano”.

Il primo cittadino aveva risposto che “la struttura, nella quale si svolgono diverse attività, è del Comune ma ospita su un piano le celle dei monaci francescani, i quali per accedervi passano dal Chiostro. Sin dall’approvazione della legge Cirinnà abbiamo stretto con loro un accordo verbale ma chiaro: sì ai matrimoni civili, ma niente unioni civili”. Poi chiarisce che la sua città non discrimina gli omosessuali e non vieta le unioni civili, tanto che ci sono tre luoghi nei quali si possono celebrare e sono strutture altrettanto belle: una sala del Municipio, il Museo Correale e Villa Fiorentino.

Infatti sul noto social Facebook scrive sulla sua pagina: “Il chiostro di San Francesco è una delle quattro location che il Comune di Sorrento mette a disposizione di residenti e turisti per la celebrazione di matrimoni ed unioni civili: il museo Correale di Terranova, Villa Fiorentino e il Palazzo Municipale. Alla coppia di giovani omosessuali abbiamo consigliato, infatti, di utilizzare una di queste tre sedi, sfarzose ed ugualmente suggestive, per coronare il loro sogno d’amore.
Il chiostro, infatti, pur essendo di proprietà comunale, fa parte di un complesso conventuale di frati francescani ed è attiguo ad una chiesa dedicata sempre a San Francesco. La nostra è stata una iniziativa dettata dal buon senso, senza alcuna intenzione di offendere nessuno né di contravvenire ad un diritto stabilito per legge.
Ci spiace che abbiano deciso di celebrare altrove la loro unione, e ribadiamo la vocazione all’accoglienza della comunità di Sorrento, fuori di ogni preconcetto religioso, culturale e, naturalmente, di orientamento sessuale.”

Un caso che addirittura è finito a livello nazionale, infatti a Rainews il primo cittadino è stato interpellato per ciò e c’è stato un bel botta e riposta, e poi anche sull’Huffington Post con l’articolo dalla giornalista Luciana Matarese.

Certo che per certi versi sembra una discriminazione nei confronti di due persone, anche se dello stesso sesso, che volevano sposarsi in uno dei luoghi più suggestivi della costiera, allora senza ne fare ne alti ne bassi, ecco che hanno deciso di sposarsi in un altro luogo suggestivo: Villa Fondi a Piano di Sorrento. Infatti la celebre villa pianese vide la luce il suo primo matrimonio tra due persone dello stesso sesso nel giugno 2017, ad officiarla fu il consigliere comunale del PD Antonio D’Aniello. Il loro matrimonio sarà celebrato il 25 luglio.

 

GISPA