Salvato clandestino dai CC fa resistenza, condannato e liberato

Si era buttato in un vallone è stato salvato dai carabinieri e ad uno di essi gli sferra un pugno

 

 Meta – Un clandestino che si era buttato in un vallone ed è stato salvato dai carabinieri sferra un pugno ad uno di essi ma viene arrestato e dopo il processo condannato ma poi messo in libertà.

Stava bivaccando nel centro storico della cittadina quando è stato invitato da un agente della polizia municipale ad andare via prendendosi la sua roba ma per tutta risposta il clandestino che era un senza fissa dimora ed aveva anche il provvedimento di espulsione, gli dice che la doveva raccogliere lui. Re invitato ad andarsene prendendosi la sua roba l’uomo prende da terra una pietra e minaccia il vigile urbano che viene soccorso da un cittadino, però vedendo questo il clandestino taglia la corda ma nel fuggire scivola e cade nel vallone sottostante via Rivolo. Nel contempo sono stati avvertiti i carabinieri della stazione di Piano di Sorrento che comandati dal maresciallo Daniele De Marini e coordinati dal capitano Marco la Rovere, si recano sul posto e lo salvano e per tutta risposta sferra un pugno ad un degli uomini dell’Arma, procurandogli una contusione al setto nasale giudicata guaribile in dieci giorni.
Lo arrestano e lo portano in caserma ed è accusato di resistenza e minacce a pubblico ufficiale e rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale, così viene processato per direttissima dal Tribunale di Torre Annunziata, alla fine la sentenza è quella della condanna a sei mesi di reclusione, ma con pena sospesa. In definitiva è stato rimesso in libertà.

 

GISPA