Appuntamento a Sorrento con “Cinema, Pizza e Sigari”

Un evento speciale dedicato al sigaro TOSCANO

 

 Immagine correlataSorrento – Un appuntamento speciale dedicato al sigaro TOSCANO per “Cinema, Pizza e Sigari”.

Una serata che si svolgerà nelle sale di Basilico Italia, venerdì 26 gennaio, e che riguarderà in particolare questo caratteristico sigaro prodotto in Italia dalla Manifatture Sigaro Toscano con tabacco non conciato di tipo Kentucky, ma naturalmente fermentato. Viene prodotto in stabilimenti collocati presso Lucca, in Toscana, ed a Cava de’ Tirreni in Campania e può essere realizzato a mano o a macchina, il che ne determina differenze qualitative e di prezzo.

Questo tipico sigaro venne alla luce nel XIX secolo, e precisamente nel 1818 quando Ferdinando III, granduca di Toscana, fondò a Firenze una manifattura tabacchi in cui venivano prodotti sigari fermentati, il cui tabacco, dopo essere stato accidentalmente bagnato da un acquazzone nel 1815, fu messo ad asciugare e, perché non si perdesse, usato per sigari di basso costo, che incontrarono ben presto il favore dei fumatori, varcando le frontiere del Granducato, tanto che, intorno alla metà dell’Ottocento a Napoli se ne produceva uno simile che era chiamato “Fermentato Forte”, o ” Napoletano”, come venne denominato in seguito.

Il sigaro Toscano ha una caratteristica forma biconica con estremità tronche che hanno un diametro inferiore rispetto alla parte centrale (pancia). Il diametro del sigaro varia leggermente, a seconda del tipo di sigaro Toscano, da un minimo di 13 mm fino a 16.5 mm. Da un po’ di tempo, però, lo spessore di qualche tipo di sigaro è stato ridotto di qualche millimetro, per cui la sua durata è diminuita. Anche le lunghezze dei vari tipi sono relativamente simili, infatti si va da un minimo di 155 mm ad un massimo di 163 mm. L’unica eccezione importante è rappresentata da “Il Moro” che ha dimensioni imponenti: diametro della pancia di 20 mm e lunghezza di circa 230 mm.

Tipicamente il sigaro Toscano ha superfici irregolari, talora bitorzolute, e si riconoscono con evidenza le nervature delle foglie della fascia. Tali irregolarità sono maggiormente evidenti nei sigari fatti a mano e, lungi dall’essere un difetto, costituiscono invece uno dei tratti caratteristici del sigaro Toscano; sono dovute essenzialmente a due fattori: l’assenza di una sotto-fascia e la lavorazione che non prevede la messa in forma nei torchietti di legno, come invece avviene per i sigari di tipo Avana. Da qui il famoso soprannome di “stortignaccolo”.

La serata si articola in tre momenti. Nella prima parte Tommaso Luongo, delegato Ais Napoli, e Paride Cimbalo, del Club Amici del TOSCANO, spiegheranno le caratteristiche del sigaro dalla tipica forma biconica e racconteranno qualche curiosità sulla storia del prodotto. Seguirà un percorso di degustazione, curato per l’occasione dal pizzaiolo della casa, Pasquale Langellotti.
Al termine della degustazione, gli appassionati potranno fumare, in abbinamento con le grappe della distilleria Nonino, varie tipologie di sigari.
Il menu prevede: Bocconcini di mozzarella in foglia di limone di Sorrento; Tronchetto con broccoli e pancetta; Degustazione di pizze: marinara, margherita e bufalina e, per finire, straccetti di pasta lievitata serviti con crema alle nocciole.

 

GISPA