Campania, ludopatia: norme restrittive

Contenere i rischi del gioco patologico e contrastare fenomeni come l’usura

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Redazione – La legge regionale che è stata approvata contiene delle misure restrittive contro la ludopatia.

I principali obiettivi sono: contenere i rischi del gioco patologico e contrastare fenomeni come l’usura, una legge “che regolamenta il gioco d’azzardo in Campania mette fine alla situazione di confusione nella quale ha vissuto fino ad oggi il settore, conciliando la necessità di contrastare il gioco patologico e di mantenere un decoro urbanistico nelle nostre città”. Così si esprime la consigliera del Pd, Antonella Ciaramella, relatrice del provvedimento approvato ieri dal Consiglio che prosegue così: “Senza danneggiare in maniera irreparabile imprese che, negli scorsi anni, nella piena legittimità, hanno investito risorse e creato posti di lavoro”.

La norma regionale, cha ha recepito le osservazioni del Governo sul testo precedente, era attesa da tempo da un settore che in Campania conta oltre 20mila addetti (di cui 16mila circa da lavoro diretto), che genera anche un carico per le Asl di oltre 1.500 persone con disturbo da gioco d’azzardo patologico, al di fuori dell’altissimo rischio usura strettamente collegato.

La nuova normativa, prendendo come parametro i limiti minimi previsti dall’accordo raggiunto in Conferenza Stato-Regioni nella distanza tra sale gioco e luoghi sensibili (scuole, ospedali, luoghi di culto), ha anche dato risposta alle polemiche e ai contenziosi che erano sorti sulla possibilità che i Comuni potessero, o meno, introdurre norme più stringenti.

È stato stabilito, infatti, che la distanza non possa mai essere inferiore a 250 metri per le nuove aperture. Per le sale già esistenti, che abbiano sede ad una distanza inferiore ai 250 metri, e che siano però in linea con la normativa precedente, non è previsto uno spostamento, per non creare un danno ingiusto ad imprenditori che hanno messo in campo investimenti basandosi su una diversa legge. Per queste sale vengono, però, introdotti limiti di orario e obblighi di adeguamento strutturale e di formazione del personale oltre che informativo. Per chi non li rispetta sono previste sanzioni che andranno ad alimentare un fondo dedicato alla prevenzione ed educazione sul gioco d’azzardo.

È previsto, inoltre, l’obbligo di spostamento di sede per la sala giochi che, pur rispettando il limite di 250 metri, si trovi sulla stessa facciata di un edificio in cui è presente un luogo sensibile. Questo ad ulteriore tutela anche del decoro urbano.