Capri, giovane cade in un dirupo salvato dai CC

Umberto Vuolo era caduto nel burrone chiamato salto di Tiberio perdendo i sensi, poi ripresi e non potendo muovere le gambe, per fortuna il cellulare era carico, avverte i suoi familiari che allertano i militari dell’Arma della stazione di Capri, ed uno di loro disprezzando il pericolo scende nel burrone e lo salva. Li ringrazia inviando una lettera

Redazione – A Capri un giovane cade in un dirupo è viene salvato dai carabinieri.

Umberto Vuolo era caduto nel burrone chiamato salto di Tiberio perdendo i sensi, poi ripresi e non potendo muovere le gambe, per fortuna il cellulare era carico, avverte i suoi familiari che allertano i militari dell’Arma della stazione di Capri, ed uno di loro disprezzando il pericolo scende nel burrone e lo salva. Li ringrazia inviando una lettera.

Il giovane stava facendo una passeggiata tra i ruderi di villa Jovis, quando cade nel suddetto burrone, una rupe a picco sul mare di centinaia di metri che dall’alto del monte dove si trovano i resti della villa imperiale finisce a mare.

Tramite il cellulare riesce ad avvertire i familiari che allertano i carabinieri della stazione di Capri, sul luogo si porta subito una pattuglia con Gabriele Ragosta e Antonio D’Angelo, ed i militari resisi conto che la vita di Umberto era in pericolo, non esitano a mettersi all’opera. Antonio D’Angelo, sprezzante del pericolo che correva, scende nel dirupo tra le rocce fino a raggiungere il ragazzo che era rimasto privo di sensi per lungo tempo.

L’operazione riesce ed Umberto viene recuperato è portato in sicurezza, grazie all’abnegazione e coraggio del carabiniere che aveva compiuto l’eroico gesto che gli ha salvato la vita.

Per questo che il giovane ha voluto, tramite una lettera consegnata alla stazione dei Carabinieri, ringraziare i suoi due eroi. Mentre un’altra missiva è stata consegnata al sindaco caprese, Marino Lembo, per far conoscere l’eroico gesto.

GiSpa