Carlo Ametrano, chi è realmente?

Nel primo pomeriggio abbiamo raggiunto telefonicamente l’autore di Ayrton per Sempre nel Cuore e gli abbiamo chiesto di svelarci i suoi segreti, o meglio il segreto del suo successo.

E molto semplice caro Massimo, in tutto quello che faccio ci metto cuore, passione e un pizzico di testardaggine e come diceva lui anche molta fede in Dio.

Sono nato a Castellamare di Stabia il 10 Gennaio del 1976, ho avuto la fortuna di nascere in una famiglia di sportivi, da piccolissimo mi affezzionai subito allo sport più comune, il calcio, ricordo che andavo spesso al oratorio della parrocchia di Sant Antonio a dare due calci al pallone e siccome sono mancino (come Ayrton), mi chiamavano il piccolo Maradona, visto il mio sinistro magico.

Insieme a me veniva mio fratello Raffaele che poi divenne un calciatore professionista , infatti ha militato in squadre di grande prestigio, Napoli, Juventus, Udinese, Genoa, fino a diventare campione olimpico ad Atlanta 1996 e campione europeo under 21 del grande Cesare Maldini .

Il mio amore per la Formula Uno nacque in una domenica di Giugno, seguendo alla televisione il Gran Premio di Monaco del 1984, e da lì che mi innamorai di lui , quel giovane brasiliano (che già aveva conquistato tutti gli addetti ai lavori inglesi, ma che per noi era poco più di una scommessa).

Fu da quel giorno che capì che ogni suo singolo duello, ogni sua singola corsa, non era più solo sua ma era anche mia, il mondiale vinto nel 1988 con le lacrime di gioia è stato un mondiale che ho vinto anch’io e abbiamo vinto noi, noi tutti innamorati di quella fantastica cometa brasiliana.

Ho sempre avuto un sogno, restituire a lui, il mio paladino le stesse emozioni che lui ha fatto provare a me.

La realizzazione del mio sogno non è stata facile, spesso mi sono rivolto a lui per chiedere aiuto, ho trovato forza nelle sue parole quando diceva che con passione perseveranza e molta fede in Dio i sogni spesso si realizzano, e così  stato.

Dopo la mia presenza al ventennale dalla sua scomparsa il 1 Maggio del 2014 dove rappresentavo l ‘emittente tv Antenna 3 Campania e Vivi Centro tv di cui mi onoro di collaborare ancora come opinionista per la Formula 1, mi sono dato da fare ed ho coinvolto nel mio progetto due persone eccezionali.

La prima persona a cui io devo un grazie colossale è il mio editore Giovanni Petagna titolare della storica casa editrice di Sorrento che mi ha dato la sua disponibilità, la seconda persona a cui devo dire grazie e Gaetano Maresca, il noto imprenditore di Sorrento, Re del ramo alberghiero e che con il suo Ristorante Sedil Dominova non solo ha permesso la realizzazione del mio sogno, ma è sempre pronto a mettere a disposizione la sua struttura commerciale sia per l ‘anniversario della nascita di Ayrton, sia per l’anniversario del uscita del mio volume, due appuntamenti che in terra sorrentina sono sempre molto apprezzati.

A chi devo dire Grazie?

Inizierei dal mio amico Marcelo Padin  (inviato di Elettric Motor News) che ha potuto consegnare il mio volume nelle mani di Bruno Senna a Città del Messico durante una gara di Formula E, ed è grazie al suo interessamento che il volume è stato segnalato alla Fondazione Senna.

Dopo poi i complimenti sono venuti a raffica, potrei solo citare dei nomi: Mario Poltronieri, Gian Franco Palazzoli, Ercole Colombo, Angelo Orsi, Luigi Vignando (Griglia di Partenza), Mario Donnini (Autosprint), Luca Ferrari (FormulaPassion), Claudia Peroni, Vincenzo Bonpane e Marco Privitera (Live Gp), Piero Ladisa (F1 Grand Prix), Lorenzo Candotti, Jacopo Mattei e Roberto Cinquanta ( Muretto Box) .

E come non ricordarsi di Paolo Vallesi, Gabriele Tarquini, Alex Caffi, il mitico Idris, Paolo Simoncelli e tanti tanti altri .

L’ultima bella sorpresa?

L’articolo di Paolo Ferrini di Motor-Net, a cui non smetterò mai di dire grazie.

Un Grazie di cuore va anche alla Trasmissione Griglia Di Partenza,

Un Giorno di Traversa 4, manifestazione fatta in collaborazione con la Fondazione Senna .

Formulino Italia svolto 11 Dicembre presso il mini autodromo “Carmine Raiola” di Angri a Salerno .

E tanti tanti altri .

 

Foto ricordo del evento “Parlando di Ayrton”.

Un altro grazie lo devo a voi, amici, che siete stati con me nel evento Parlando di Ayrton.

Da Andrea Galletti profondo conoscitore della Formula Uno , al amico Pippo Ambrosoli (Presidente del Ferrari club di Forlimpopoli), Michele Carpini (che ha regalato a tutti noi , non solo le sue emozioni, ma quella splendida moto che sotto al monumento del parco delle acque minerali ha fatto innamorare tutti), Massimo, Cristina e Andrea Cola che ci hanno onorato, non solo della loro presenza, non solo dei trofei appena vinti qualche ora prima al Hungaroring, ma ci hanno trasmesso emozioni importanti e vere, il mitico Commissario di pista di Imola Bruno Grotti, Massimo Armani (compagno di mille battaglie, forse troppo idealista o innocente ancora non ho capito), il grande Ingegnere amico di Ayrton Piero Galeasso autore del libro “Ayrton Senna L’uomo speciale rivive nei suoi fans “, l’amico Pier Paolo Parma (iper esperto di Formula 1), la scrittrice Maria Cristina Schiatti autrice di “Il mio amico Ayrton“, un altro grande appassionato di Formula Uno, l’amico Federico Minghetti, seduti il mitico fotoreporter Massimiliano Rustignoli (le più belle foto sono merito suo) e infine chiudo con mio cugino Carmelo.

A tutti voi dico solo Grazie, Grazie e Grazie.

Orazio Galanti il mitico patron di Hostaria 900 di Imola.

Un altro Grazie va al amico Orazio Galanti ed al suo Staff che hanno messo a disposizione non solo il loro sapere culinario, ma sopratutto la loro gentilezza e il loro savoir fair verso il cliente, Grazie Orazio.

Ci sono emozioni strane, che solo un cronista può sentire, in quella serata ho avuto il piacere di intervistare Andrea Cola neo campione di Formula 3.

Intervistandolo ho provato una bella emozione, 19 anni, già campione di Formula 3 del Central European Zon , e del Austrian sempre di F3, sembrava di parlare con un amico di infanzia, l’umiltà, il cuore è la carte vincente dei grandi campioni.

Amici, vi do una chicca, questo ragazzo lo vedremo presto in Formula Uno.

Sto esagerando ? No.

Su consiglio di Massimo Armani e del suo alter ego Stefano Belli, mi sono messo a vedere alcuni video delle gare di Andrea e mi sono detto sììììììì ci siamo, finalmente un Italiano che guida come lui.

Lo so, è un amico, e avrei potuto metterci molta più enfasi, però vederlo guidare cosi, mi ha emozionato .

Vedete, partiamo da me, poi andiamo sul progetto, e poi improvvisamente andiamo oltre.

I miei nuovi progetti?

Una traduzione del mio libro per l’est Europa, e la nuova creazione di un Ayrton per sempre nel cuore 2.

Grazie Carlo, per l intervista.

 

Intervista di Massimo Armani