Covid-19 in Campania, De Luca: «Attenti all’apertura delle scuole»

«Per quanto riguarda il Covid oggi abbiamo una situazione che rimane pienamente sotto controllo». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso di una diretta Facebook

di  Redazione (Fonte ilroma.net)

«Per quanto riguarda il Covid oggi abbiamo una situazione che rimane pienamente sotto controllo». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso di una diretta Facebook.

«Il dato da tenere in considerazione – ha spiegato De Luca – è la percentuale di positivi in relazione ai tamponi fatti. Ieri abbiamo fatto 8.500 tamponi, quindi qualche numero in più di positivi è relativo sia al controllo obbligatorio che abbiamo fatto in Campania per i rientri, sia all’incremento straordinario del numero di tamponi. L’importante è che la percentuale di positivi rispetto ai tamponi rimanga stabile. Oggi in Campania questa percentuale è del 2,4%, quindi abbiamo una situazione assolutamente sotto controllo».

TERAPIE INTENSIVE. «Dobbiamo oggi prepararci ad avere Covid hospital pronti in caso di emergenza e stiamo ampliando ancora di più il numero di terapie intensive per essere pronti in caso di picco epidemiologico». «Qualche giorno fa – ha aggiunto – l’Oms ha fatto valutazioni preoccupate, attende per fine ottobre inizio novembre una ripresa molto forte di contagio. Il nostro compito è di essere pronti di fronte a un’eventuale emergenza del genere per garantire la sicurezza dei nostri concittadini. Questo è il lavoro che stiamo facendo con i nostri epidemiologi».

De Luca ha aggiunto che «dopo settembre avremo un dato consolidato, perché oggi stiamo registrando i positivi che sono sfuggiti al controllo e che sono arrivati negli scorsi 15 giorni in maniera autonoma dall’estero o da altre regioni. A fine settembre, prima settimana di ottobre avremo il dato consolidato. Ad oggi abbiamo una situazione assolutamente sotto controllo».

SCUOLA. «In Campania abbiamo prorogato l’apertura dell’anno scolastico al 24 settembre per avere il tempo per fare un’operazione di maggiore sicurezza. Ad oggi registriamo 100mila test sierologici per il personale scolastico docente e non docente e contiamo di arrivare per il 24 a fare a tutti il test sierologico». L’apertura dell’anno scolastico, ha spiegato De Luca, «è un tema delicato perché connesso con il livello di contagio. Dobbiamo stare attenti e, come sempre, essere ancora più rigorosi».

TERMOSCANNER. «La Regione Piemonte ha deciso di fare il controllo della temperatura a scuola anziché a casa. Come sempre, permettetemi di rivendicare questa piccola considerazione: la Campania anticipa di 15 giorni quello che fanno gli altri. Noi la decisione di fare il controllo a scuola l’abbiamo già presa da 15 giorni» ha detto De Luca, annunciando che «da oggi cominciano i decreti per dare a 919 istituti scolastici il contributo di 3mila euro della Regione Campania per l’acquisto di termoscanner e da lunedì comincia la consegna del primo blocco di 900 pistole e termoscanner. Quindi, diversamente da altre Regioni, è la Campania che si fa carico di problemi che riguarderebbero il Ministero della Pubblica istruzione».

CAMPAGNA ELETTORALE. «Ancora in queste ore stiamo lavorando sul nostro obiettivo di sempre: garantire sicurezza alle nostre famiglie, a maggior ragione di fronte all’apertura dell’anno scolastico. Abbiamo organizzato questi giorni senza preoccuparci della campagna elettorale: sinceramente non avevamo tempo da perdere, eravamo concentrati su questi problemi un po’ più seri». «Ieri – ha aggiunto – abbiamo avuto un dato preoccupante: mi dice la nostra task force che in Toscana, su 640 test molecolari fatti su bambini delle elementari, abbiamo avuto 60 positivi. È un dato preoccupante, parliamo del 10% di positivi. Capite allora con quanta attenzione dobbiamo seguire l’apertura dell’anno scolastico e perché davvero non abbiamo tempo da perdere per altre cose, dobbiamo stare attentissimi in maniera quotidiana per controllare tutto quello che succede con l’apertura dell’anno scolastico».

LETTERA ALL’AZZOLINA. «Ieri ho mandato una lettera al ministro della Pubblica istruzione per chiedere un incremento dei posti di sostegno nella scuola campana». «Abbiamo docenti messi in ruolo fuori regione – aggiunge De Luca – che non hanno avuto l’assegnazione provvisoria per questo anno scolastico, con danno enorme per i docenti e per le famiglie che hanno necessità di avere per i propri figli un docente che dia anche continuità didattica per il sostegno scolastico. Consideriamo inaccettabile questo invio fuori regione di docenti anche di ruolo, soprattutto di docenti di sostegno. Non è possibile».

De Luca assicura che «continueremo questa battaglia perché questa misura francamente scriteriata sia rivista. Ci auguriamo di avere risposte positive perché anche questo contribuisce a dare serenità e ci aiuta a contenere il Covid, perché più docenti vanno fuori regione più rischiamo anche di avere un contagio di importazione, perché purtroppo la mobilità regionale è stata aperta e non ci sono più limiti. Mi auguro che il ministro della Pubblica istruzione tenga conto di questa richiesta» conclude.

SALVINI. «Se fosse successo a Napoli o in Campania quello che è successo in altre parti d’Italia ci avrebbero chiuso la bocca per 50 anni. Noi siamo persone civili, diversamente da qualcuno che ogni tanto viene da Milano tutto sbracato a prenderci in giro». Così De Luca riferendosi, senza mai nominarlo, al leader della Lega Matteo Salvini. «Abbiamo dato solidarietà ai territori d’Italia che hanno avuto più problemi e non ci siamo mai permessi di fare speculazioni. Se fosse successo in Campania quello che è successo altrove sarebbe venuta la fine del mondo. Abbiamo dato una prova davvero di efficienza straordinaria. Si aspettavano l’ecatombe nella nostra regione, ma non c’è stata nessuna ecatombe. Siamo diventati perfino in Italia un modello di efficienza e operatività. Questo ci ha consentito di conquistare una cosa che non ha prezzo: la dignità di Napoli e della Campania. Fino a qualche anno fa sorridevano, oggi Napoli e la Campania si presentano a testa alta in Italia e in Europa, anzi da Napoli e dalla Campania sono arrivati lezioni e modelli di efficienza, di coraggio politico e di concretezza amministrativa».

1 «Dobbiamo prepararci a utilizzare miliardi di euro di fondi europei e qui dobbiamo prepararci a fare una guerra per non far arrivare in Campania e nel Sud le briciole». «Questa guerra per il riparto delle risorse – ha spiegato – è già in atto. Quando qualche volta faccio riferimento a qualcuno che viene da Milano a prenderci in giro lo faccio anche perché dobbiamo sapere che al Sud dobbiamo far arrivare il 40% dei miliardi europei. È un’occasione unica per i nostri figli e non si scherza più. Qui dobbiamo difendere davvero con i denti e con le unghie i nostri territori, altro che le stupidaggini che ci racconta quello che viene da Milano», ha concluso De Luca, facendo ancora riferimento, senza mai nominarlo apertamente, a Salvini.

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Fonte ilroma.net