Diamond Princess, il mondo stima il comandante Arma

Tutto quello che sta facendo da quando la nave da crociera è stata messa in quarantena il 4 febbraio

 

Foto tratta da  quotidiano.net

Redazione – Il mondo sta apprezzando il comandante metese Gennaro Arma, per tutto quello che sta facendo da quando la nave da crociera è stata messa in quarantena il 4 febbraio.

In quella data la nave da crociera di proprietà della della Princess Cruises che è una compagnia di navigazione statunitense di proprietà di Carnival Corporation, stava solcando le acque territoriali giapponesi. Il Ministero Della Salute del sol levante ha ordinato, nel quadro delle misure di contenimento dell’epidemia di coronavirus, lo stato di quarantena per le 3.711 persone a bordo della nave, dopo che la malattia era stata diagnosticata in un 80enne sbarcato il giorno prima ad Hong Kong.

Da quel momento il comandante Gennaro Arma si è dovuto armare di tanta pazienza, non solo con l’emergenza che si vive a bordo della sua nave, ma anche nel tentativo di tenere alto il morale dei passeggeri e dell’equipaggio. Sono momenti in cui da quando si è saputo che questo virus contagiava a tamburo battente, se non si riesce a stare calmi, si può uscire anche pazzi, come a volte in passato è accaduto. Ora si è saputo nelle ultime ore che uno dei 35 italiani a bordo è stato contagiato, chissà tra i nostri connazionali cosa si pensa ma soprattutto come è stata la loro reazione alla notizia di ciò.

In questi giorni la mente ricorre al comandante Francesco Schettino per l’atteggiamento che ebbe dopo l’affondamento della Costa Concordia, confrontandolo con quello del comandante Gennaro Arma che lo hanno ribattezzato “brave captain”, capitano coraggioso.
Arma, 45 anni, è nato e vive in penisola sorrentina, a Meta, come ha dichiarato sul quotidiano Repubblica che e “una situazione difficile, soprattutto inedita per tutti noi”, poi continua: “Ma tenuto conto delle condizioni in cui ci troviamo, siamo tranquilli. A bordo c’è tanto da fare, la mia unica preoccupazione è prendermi cura dei passeggeri e dell’equipaggio. Speriamo solo che finisca presto”. Cerca di non creare allarmismi, anzi cerca di limitarli tramite degli annunci dall’altoparlante, come ha fatto nel giorno di San Valentino, quando ha decantato una poesia d’amore, dopo aver distribuito ai passeggeri cioccolatini e tortine a forma di cuore, accompagnati da biglietti di incoraggiamento.

I passeggeri hanno risposto alla cortesia, indirizzando a loro volta una lettera al “brave captain”.

GiSpa