Famiglia svaligiò gioielleria a Sorrento, ammanettata a Monza

Nella mattina del 20 giugno i Carabinieri della Compagnia di Sorrento con l’ausilio di personale della Compagna Carabinieri di Monza, hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, di cui uno con lo strumento di controllo del braccialetto elettronico

Nella mattina del 20 giugno, a Monza, i Carabinieri della Compagnia di Sorrento con l’ausilio di personale della Compagna Carabinieri di Monza, hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, di cui uno con lo strumento di controllo del braccialetto elettronico, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di tre persone, due uomini ed una donna, componenti del medesimo nucleo familiare, residenti nel capoluogo brianzolo.

L’indagine, svolta dai militari della Stazione Carabinieri di Sorrento e coordinata dalla Procura della Repubblica, ha consentito di raccogliere, a carico dei predetti, gravi indizi di colpevolezza in ordine alla commissione, in concorso tra loro, di un furto aggravato, perpetrato in una gioielleria di Sorrento il 17 luglio 2022, allorquando si sarebbero impossessati di monili in oro e gioielli per un valore complessivo di circa 22.000 euro.

Secondo la ricostruzione investigativa, che trae origine dalla denuncia sporta presso la Stazione Carabinieri di Sorrento dal titolare della gioielleria, la donna, fatto accesso al negozio unitamente al figlio, dopo aver inizialmente interloquito con una prima dipendente visionando degli oggetti in argento, esprimeva interesse per gioielli di maggiore valore e specificamente in oro. A quel punto, la moglie del titolare della gioielleria le poneva in visione sul bancone una custodia di tessuto, estratta dalla cassaforte, contenente svariati monili in oro.

Nel frangente la donna, dopo aver formulato una serie di richieste, verosimilmente volte a distogliere l’attenzione della dipendente – accorgimento questo che veniva contestualmente messo in atto anche dal figlio nei confronti dell’altra collaboratrice presente all’interno della gioielleria – poggiava la propria borsa sul bancone, proprio al di sopra del parino contenente i gioielli e, nel trascinarla, si impossessava altresì del tessuto con i monili. Compiuto il gesto e riferito che si sarebbe recata a prelevare del denaro per portare a termine l’acquisto di alcuni gioielli per i quali aveva mostrato gradimento, la donna lasciava il negozio con il figlio.

Usciti dalla gioielleria, i due raggiungevano il loro complice, marito della donna e padre del giovane, in attesa in un’autovettura parcheggiata a pochi metri dall’esercizio commerciale, allontanandosi così dalla Penisola Sorrentina.

Solo in tarda serata, nel corso delle operazioni di chiusura del negozio, la dipendente, resasi conto che la cliente non era più tornata per completare l’acquisto, prendeva contezza della mancanza della custodia e dei monili in oro e, nel visionare insieme al marito le registrazioni del sistema di videosorveglianza della gioielleria, si avvedeva del furto commesso.

Le indagini, svolte mediante l’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati della zona, l’effettuazione di perquisizioni delegate dalla Procura della Repubblica che hanno consentito il sequestro a carico dei tre indagati dei telefoni cellulari utilizzati durante il furto – circostanza nella quale i Carabinieri della Compagnia di Monza traevano in arresto nella flagranza del reato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti il figlio della coppia – nonché altre attività di investigazione, hanno consentito ai Carabinieri della Stazione di Sorrento di pervenire, con elevata probabilità, all’identificazione degli autori del furto negli odierni arrestati, i quali, nella data in cui è stato perpetrato il reato, si trovavano nel luogo di commissione dello stesso.