La Marina di Cassano e la statua della Stella Maris

Ne ‘Il racconto del lunedì’ Ciro Ferrigno parla di don Alberto Cadolini e della festa del 18 maggio 1969

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Foto tratta dal diario di Facebook di Ciro Ferrigno

Non è il due luglio, ma il 18 maggio 1969 ed è festa grande alla Marina di Cassano. Già dalle prime ore del giorno s’è vista folla, lungo la strada stazionano alcune bancarelle che vendono torrone, dolci, giocattoli e palloncini colorati, e la campana della cappella ha suonato per annunziare la festa. Ci sono tre buoni motivi per gioire: don Alberto Cadolini, amato rettore e padre spirituale della comunità marinara festeggia i venticinque anni dell’ordinazione, poi Cassano diventa la sede di una sezione della Stella Maris realizzando un sogno del sacerdote, che già da anni è nella Direzione Nazionale dell’Apostolato del Mare Italiano. Infine, si attende lo scoprimento della statua della Stella Maris collocata nel costone, a dominio dell’abitato sottostante.

L’Apostolato del Mare, tanto caro al Cadolini, è un organismo della Chiesa cattolica che è vicino ai marittimi e si preoccupa di fornire assistenza spirituale, sociale e materiale agli equipaggi. Nacque nel porto di Glasgow agli inizi del Novecento per iniziativa di un gesuita, il rev. Egger, e in meno di un decennio vide l’adesione di ben duecentomila marittimi. Nell’aprile del 1922 papa Pio XI l’approvò con parole di incoraggiamento, riconoscendo in esso un’opera destinata a divenire un’organizzazione vera e propria, finalizzata alla cura dei marittimi di tutto il mondo.

Come dicevo, oggi, nel costone, sotto la Villa Fondi, c’è lo scoprimento della bella statua della Vergine, in marmo di Carrara, del peso di ben trentasei quintali, collocata nel posto convenuto a cura dell’Impresa Edile di Antonino Federico. Il trasporto ed il posizionamento sono state operazioni non semplici per la delicatezza ed il considerevole peso del manufatto. Intorno alla statua figura una scritta che di notte diventa luminosa: “Stella Maris proteggi i Naviganti” in grandi caratteri, visibili da lontano. Partecipano all’evento l’Arcivescovo di Sorrento, Mons. Raffaele Pellecchia, il Direttore nazionale dell’Apostolato del Mare, Mons. Corrado Arrù, tanti sacerdoti e le Autorità civili, tutti accolti dal Sindaco Avv. Raffaele Russo. Oltre alla bella statua benedicono pure il labaro e le divise della nuova sezione della Stella Maris. Al momento dello scoprimento, la gran folla presente tributa un lungo e caloroso applauso che riecheggia per tutta la Marina, grotte comprese, mentre la corale esegue l’Ave Maris Stella.

Senza dubbio la statua è collocata in un punto suggestivo e significativo, ma confesso che l’avrei preferita all’estremità del molo, alta su un’antica colonna di marmo, una di quelle che di tanto in tanto vengono individuate e recuperate dai fondali marini. Come la Madonna che si trova all’ingresso del porto di Messina, in Sicilia. La statua, è stata scolpita a Carrara in una bottega di artisti-artigiani che certamente si sono ispirati all’antica Madonna delle Grazie, tanto cara al popolo carottese, custodita nella cappella. Questa è un’ immagine vicina, dolce e concreta nella sua maternità, mentre la nuova è bianca ed eterea, lontana, inavvicinabile, una vera stella, ad un passo dal cielo!

Per le fotografie ringrazio Ferdinando Guida