Una giornata quasi con il sole, paesaggi mozzafiato ed un pubblico composto che hanno fatto da cornice al passaggio dei ciclisti del Giro d’Italia
Redazione – La sesta tappa Napoli-Napoli è stata alquanto movimentata e spettacolare.
Una giornata quasi con il sole, paesaggi mozzafiato (costiera sorrentina ed amalfitana) ed un foltissimo composto pubblico assiepato lungo il percorso, che hanno fatto da cornice al passaggio dei ciclisti del Giro d’Italia.
L’arrivo nella città partenopea è stato avvincente poiché negli ultimi 600 metri è accaduto di tutto: due fuggitivi De Marchi e Clarke, sono stati ripresi dal gruppo dal quale sono usciti allo sprint finale il danese Pedersen che ha battuto sul filo di lana l’italiano Milan ed il tedesco Ackermann.
Una tappa avvincente ma soprattutto tecnica, caratterizzata già sin dalle prime battute da una fuga a 5, con Gavazzi, De Marchi, Delettre, Quaterman e Clarke, i quali prendono strada facendo un vantaggio anche di 5’ sul gruppo. Il quale nella salita al Valico di Chiusi e nella discesa verso Amalfi, e ‘tirato’ dalla Ineos Granadiers rosicchia qualche minuto al quintetto dei fuggitivi, circa 2’.
La salita del Picco Sant’Angelo, già nota per la sua difficoltà in salita ed anche per le sue curve, dà lo scossone al quintetto dal quale escono l’italiano De Marchi e l’australiano Clarcke, che resistono fino a 300 metri circa del traguardo.
Poi nella città partenopea, quando mancano circa 300 metri ecco che scatta l’attacco finale con Pedersen che in volata batte Milan.
La maglia rosa è sempre sulle spalle del norvegese Andreas Leknessund del Team DSM con 14h 35’ 44”, secondo a 28” il belga Remco Evenerpoel (SoudalQuiik-Step), terzo il francese Aurelien Paret-Peintre (Ag2r Citroen Team) a 30”, undicesimo è il primo degli italiani: Vincenzo Albanese (Eolo-Kometa Cycling Team) a 1’ 39”, tredicesimo è Damiano Caruso (Bahrain Victorius) al 1’ 59”.
GiSpa