Massa Lubrense, a Termini torna il colorato carnevale

Una 38esima edizione ricca di emozioni e divertimento

 

Massa Lubrense – Ritorna il colorato carnevale di Termini con una 38esima edizione ricca di emozioni e divertimento. Nessuna descrizione della foto disponibile.

L’associazione Culturale Termini non solo Carnevale mette in scena uno dei carnevali più antichi ed unico in penisola sorrentina per il suo genere e ricco di folklore. In uno scenario suggestivo si animano carri allegorici che regalano emozioni ai più piccoli, che si esibiranno il 23-24-25 Febbraio ed il 1° Marzo.

Il carnevale è di certo tra le manifestazioni di festa più amate. D’altronde non potrebbe essere altrimenti. La spensieratezza, i colori, il clima gioioso. La possibilità, semplicemente indossando una maschera, di “cambiare identità”. Niente di meglio per sfuggire alla quotidianità e tornare bambini, per fare ciò che durante tutto l’anno non si può fare. Ma che a carnevale si può. A carnevale ogni scherzo vale e tutto viene perdonato (entro i limiti del buonsenso, inutile sottolinearlo).
I caratteri della celebrazione del carnevale hanno origini in festività molto antiche. Si pensi ad esempio alle dionisiache greche o ai saturnali romani, durante i quali si realizzava un temporaneo scioglimento dagli obblighi sociali e dalle gerarchie per lasciar posto al rovesciamento dell’ordine, allo scherzo e anche alla dissolutezza; o alla festa in onore della dea egizia Iside, importata anche nell’impero Romano, che comportava la presenza di gruppi mascherati. Veniva visto come un rinnovamento simbolico, durante il quale il caos sostituiva l’ordine costituito, che però una volta esaurito il periodo festivo, riemergeva nuovo, rinnovato e garantito per un ciclo valido fino all’inizio del carnevale seguente.

Il Carnevale a Termini esordisce ufficialmente il 15 febbraio 1983. Nel periodo precedente questa data, un gruppo di giovani locali erigeva un altarino in ricordo delle vittime della catastrofe naturale che dieci anni prima aveva colpito le frazioni di Termini e Nerano, in località Mitigliano. Ed è in questi momenti di tristezza e commemorazione che nasce la voglia di organizzare una manifestazione, un evento, insomma un qualcosa che avesse potuto sollevare, vivacizzare, divertire e coinvolgere la gente.
Da un’ idea di un Terminese acquisito, tale Massimino, allora proprietario della farmacia di Termini, si optò per il Carnevale, che da calendario sarebbe caduto qualche giorno dopo. Venne scelto un giullare di corte come logo ufficiale e maschera rappresentativa del Carnevale di Termini per un motivo ben preciso: come il giullare si esibiva nei palazzi reali per compiacere e rallegrare la corte nei periodi bui, infatti, anche il Carnevale di Termini aveva l’obiettivo di divertire la popolazione, e regalare momenti di spensieratezza e allegria utili a superare la tristezza dei momenti difficili.
Iniziarono dunque i preparativi: fu approssimato un Pulcinella, costruito a mo’ di spaventapasseri e rivestito con lenzuola bianchi, e trainato con un trattore per le strade del paese. Le persone salutavano allegre il fantoccio, che fu parcheggiato nella piazzetta principale accanto ad un falò acceso per l’occasione. La serata si trascinò con canti e balli, vino e cibo offerto spontaneamente dalla popolazione, e si concluse con la promessa della ripetizione l’anno successivo. Era ufficialmente nato il Carnevale di Termini, esattamente 10 anni dopo la tragedia. (16/02/1973)
Le adesioni aumentarono, il pubblico era incuriosito e attratto dall’entusiasmo e dal piacere di stare insieme che si trasmetteva e si respirava nell’aria.

Da quel giorno ha preso sempre più piede ed oggi veleggia con il vento in poppa.

GiSpa