Napoli cuore e coraggio ed è pari

Gara non facile per gli azzurri contro il Barcellona e per il neo allenatore Calzona che ha avuto il coraggio con i cambi di crederci anche sotto di una rete, ed ora è tutto rimandato al ritorno nella città catalana

Foto tratta dalla pagina di Facebook di Victor Osimhen

Redazione – Un Napoli cuore e coraggio ed agguanta il pari.

Gara non facile per gli azzurri in Champions League contro il Barcellona e per il neo allenatore Calzona che ha avuto il coraggio con i cambi di crederci anche sotto di una rete, ed ora è tutto rimandato al ritorno nella città catalana.

Solo da due giorni Calzona ha potuto solo parlare con i suoi calciatori ai quali sembra che abbia dato un’anima, si affida al credo tattico con cui è cresciuto all’ombra di Sarri, Spalletti ed anche Di Francesco, gli è piaciuta la voglia di recuperare la partita e di non voler mollare.

Squadre schierate a specchio. Napoli con il tridente, con il 4-3-3 e stesso atteggiamento tattico del Barca, ben diverse ovviamente le interpretazioni delle squadre. Azzurri che cercano ostinatamente di partire dal basso e catalani che aggrediscono subito con un grande pressing a tutto campo che nella prima mezzora mette in difficoltà i padroni di casa.

Calzona affida a Lobotka le chiavi del centrocampo: ai suoi fianchi Anguissa e Cajuste hanno il compito di fargli da dioscuri, ed in attacco il trio composto da Politano, Osimhen e Kvaratskhelia.

Xavi risponde schiera Christensen davanti alla difesa mentre si gioca la carta a sorpresa Gundogan nelle vesti di jolly, chiedendogli di avanzare il suo raggio d’azione affiancando quasi Lewandowski in avanti.

Primo tempo con i blaugrana che approfittano di qualche lacuna che dimostra la squadra azzurra: 4’ Yamal mette alto e poi al 9’ impegna alla respinta di piede Meret. L’estremo azzurro usa la stessa arma al 22’ sulla conclusione di Lewandowski e poi è reattivo anche su Gundogan. Sulle fasce i catalani macinano chilometri con Cancelo da una parte e Yamal dall’altra, costringendo sempre troppo bassi i dirimpettai di casa. Prima dell’intervallo, gli azzurri hanno una buona reazione: alzano la testa ed il proprio baricentro e prendono fiducia ed avanzano il proprio raggio d’azione.

Nel secondo tempo gli azzurri provano a riprendere da dove avevano finito, ma è ancora Gundogan che impensierisce Meret. Le squadre sono più lunghe e la partita è vibrante.

Barca ordinato a centrocampo ed alla prima distrazione Lewandowski sfrutta al meglio un’imbucata di Pedri e di destro in piena area fa secco Meret (15’). Pedri dal limite tenta il raddoppio ma i guantoni di Meret gli negano la gioia del gol.

Calzona cambia in corsa, mostra personalità e richiama in panchina Cajuste ed al suo posto mette Traorè, e soprattutto uno spento Kvara. Con Lindstrom che prende la posizione del georgiano e subito prova ad impensierire la retroguardia catalana. La mossa si rivela vincente ed il Napoli si distende sulle fasce ed Osimhen alla prima occasione fa secco Ter Stegen: Anguissa trova l’imbucata in area, Osi asfalta Martinez e pareggia i conti facendo esplodere il Maradona. Neanche il tempo di esultare che Osi viene richiamato in panchina. Calzona si affida a Simeone e richiama pure Politano per fare spazio a Raspadori. Il modulo resta uguale, ma i movimenti sono un po’ diversi. Finisce con gli azzurri all’attacco, con orgoglio e cuore: Lindstrom e Simeone fermati in angolo, inzuccata fuori di Angiussa, ed ancora il Cholito di poco alto. Finisce in parità con un unico rischio sul solito Gundogan. Tutto rinviato alla gara di ritorno a Barcellona il 12 marzo prossimo.

Napoli-Barcellona 1-1

Marcatori: 60′ Lewandowski (B), 75′ Osimhen (N).

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, Cajuste (68′ Traorè); Politano (77′ Raspadori), Osimhen (75′ Simeone), Kvaratskhelia (68′ Lindstrom).

A disp. Contini, Gollini, Natan, Mario Rui, Mazzocchi, Ostigard. Allen: Calzona.

Barcellona (4-3-3): Ter Stegen; Koundé, Araujo, Inigo Martinez, Cancelo; Gundogan, Christensen (86′ Romeu), De Jong; Yamal (80′ Raphinha), Lewandowski, Pedri (86′ Joao Felix).

A disp. Inaki, Pena, Vitor Roque, Sergi Roberto, Astralaga, Casado, Ferrmin Lopez, Cubarsi, Marc Guiu, Fort. Allen: Xavi Hernandez.

Arbitro: Felix Zwayer (Germania).

Ammoniti: De Jong, Martinez, Christensen.

Note: serata serena, erba naturale buona, spettatori 50mila circa (1.200 circa da Barcellona).

Angoli: 7-4.  Recuperi: 0’ pt e 4’ st.

GiSpa