“Nietzsche Sorrento. La nascita della filosofia dello spirito libero”, conferenza a Sorrento

Sarà trasmesso in diretta sulla pagina di Facebook il 20 ottobre alle ore 17.30

Sorrento – Si svolgerà la conferenza “Nietzsche a Sorrento La nascita della filosofia dello spirito libero”.

L’incontro, promosso dall’Istituto di Cultura Torquato Tasso, sarà trasmesso dalla sala consiliare del Palazzo Municipale, in diretta sulla pagina Facebook del Comune di Sorrento, il 20 ottobre alle ore 17.30, ed interverranno il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, ed il presidente dell’istituto, Luciano Russo, vedrà la relazione del filosofo Paolo D’Iorio.

La conferenza sarà moderata Aniello Clemente, segretario dell’Istituto di Cultura Torquato Tasso.
Era il 1876 quando il grande filosofo tedesco, Friedrich Nietzsche, affetto da numerosi problemi di salute e da un disturbo agli occhi, nel suo viaggio verso il Sud dell’Italia, da Napoli raggiunge Sorrento via mare, alloggiando nella pensione Allemande-Villa Rubinacci, ospite di Malwida von Meisenburg, una ricca mecenate delle arti.
Ne rimase subito folgorato, tanto da restare per più di sei mesi, fino all’8 maggio 1877. A suo dire, questo soggiorno fu uno dei più felici della sua tormentata vita.

Friedrich Wilhelm Nietzsche nacque a Rocken, vicino Lipsia, nel 1844, figlio di un pastore protestante. A soli cinque anni perse il padre e visse, da allora, con la madre e la sorella senza riuscire mai a guadagnare un rapporto sereno con loro, a tal punto che dichiarò: «confesso che la più profonda obiezione contro ‘l’eterno ritorno’ (…) è sempre stata mia madre e mia sorella».

Nietzsche fu, sin da giovane, una mente fervida, un ragazzo acuto e dalle grandi capacità intellettive. A soli 24 anni divenne professore di lingua e letteratura greca presso l’Università svizzera di Basilea, ma la sua salute era cagionevole e, colpito da frequenti attacchi di emicrania e disturbi alla vista, abbandonò la cattedra per iniziare il suo pellegrinaggio per le città della Francia, della Svizzera e dell’Italia alla ricerca di una serenità che non riuscì mai a raggiungere.

Quasi quarantenne si innamorò di una giovane russa di 21 anni, Lou Salomè, che il filosofo aveva individuato come la sua compagna di vita. Tuttavia la donna si rifiutò di sposarlo, lasciando Nietzsche in preda ad una depressione sempre più acuta.

Pubblicò a sue spese i suoi ultimi lavori e si trasferì per un breve periodo a Torino, dove sopraggiunse un disagio psichico importante. Venne trascinato da un amico in una clinica per malattie nervose in Svizzera e trascorse gli ultimi anni della sua vita con la sorella, immerso nella completa follia.
Morì a Weimar nel 1900, mentre la sua fama cominciò a crescere sempre più senza che lui potesse, però, rendersene conto.

GiSpa