Secondo il comunicato della Sala stampa vaticana “Sulla base del prevedibile decorso il Santo Padre potrebbe essere dimesso nei prossimi giorni”
Redazione – Dopo il ricovero al Policlinico Gemelli Papa Francesco è in netto miglioramento.
Secondo il comunicato della Sala stampa vaticana: “Sulla base del prevedibile decorso il Santo Padre potrebbe essere dimesso nei prossimi giorni”.
L’ansia che Sua Santità era stato ricoverato a seguito di una infezione respiratoria scoperta dopo controlli medici seguiti a un affaticamento respiratorio, è stata tanta in tutto il mondo e gli sono giunti messaggi di affezione anche da Capi di stato.
Dalla Santa sede sono stati emanati due comunicati nella giornata del 30 marzo, uno mattutino nel quale si specificava: “Sua Santità Papa Francesco ha riposato bene durante la notte.
Il quadro clinico è in progressivo miglioramento e prosegue le cure programmate.
Questa mattina dopo aver fatto colazione, ha letto alcuni quotidiani ed ha ripreso il lavoro.
Prima del pranzo si è recato nella Cappellina dell’appartamento privato, dove si è raccolto in preghiera ed ha ricevuto l’eucarestia”.
Ed un altro nel pomeriggio: “Papa Francesco ha trascorso il pomeriggio al Gemelli dedicandosi al riposo, alla preghiera e ad alcune incombenze di lavoro”
Lo staff medico che ha in cura Papa Bergoglio informava: “Nell’ambito di controlli clinici programmati al Santo Padre è stata riscontrata una bronchite su base infettiva che ha richiesto la somministrazione di una terapia antibiotica su base infusionale che ha prodotto gli effetti attesi con un netto miglioramento dello stato di salute.
Sulla base del prevedibile decorso il Santo Padre potrebbe essere dimesso nei prossimi giorni”.
Su Twitter lo stesso Pontefice ha scritto: “Sono toccato dai tanti messaggi ricevuti in queste ore ed esprimo a tutti la mia gratitudine per la vicinanza e la preghiera”.
Anche se probabilmente i medici gli prescriveranno riposo, è possibile che Bergoglio segua le varie cerimonie liturgiche e le messe in programma presiedendole ma non celebrando.
GiSpa