Piano, raccolta una tonnellata di rifiuti vari

I volontari del Wwf Terre del Tirreno sulle sponde del rivo vernotico nei pressi del grosso tronco del “Pino sentinella” sulla statale 163 Amalfitana

Foto tratta da rete8.it

Piano di Sorrento – I volontari del Wwf Terre del Tirreno hanno recuperato una tonnellata di rifiuti vari nel rivolo vernotico nei pressi del grosso tronco del “Pino sentinella” sulla statale 163 Amalfitana.

Sono stati ‘asportati’ circa trenta grosse buste contenenti plastiche, vetro e rifiuti di ogni genere, un’operazione che rientra nell’ambito delle iniziative “Plastic Free”, organizzate dall’associazione del Panda con periodicità in tutta Italia.

I volontari del Wwf che si sono recati in questo polmone verde del territorio collinare di Piano di Sorrento, sotto l’occhio vigile del tronco del ‘Pino sentinella’, si sono messi all’opera scavando sotto le  erbe ed il terreno scivolato con la pioggia a causa del dissesto del versante, hanno recuperato gli oggetti più disparati prodotti dal consumismo della cosiddetta “civiltà umana”.

C’era un po’ di tutto, le immancabili bottiglie di vetro e le lattine, dalle ruote dei vari veicoli alle loro batterie, barattoli di pittura o vernice, moquette, ferraglie e l’immancabile gabinetto. Rifiuti che sono stati recuperati dagli operai di Penisolaverde e conferiti all’isola ecologica di Piano di Sorrento.

Il tutto sotto un tronco del ‘Pino sentinella’ che da 130 anni stava lì ma l’8 marzo 2017 un temporale con delle forti raffiche di vento ed una tromba d’aria ne causarono la morte, insieme anche ad una quercia pluricentenaria ed altri grossi pini domestici. La Contessa Maria Vittoria Colonna Rimbotti, sua proprietaria e del terreno, temendo che si stesse inclinando, aveva tentato di “eliminare il pericolo” commissionando una perizia agronomica per farlo abbattere.

Il Wwf Terre del Tirreno aveva appurato la scarsa attendibilità e poca scientificità della perizia, così si espresse con una meticolosa “controperizia” riuscendo a bloccare le motoseghe.
La contessa allora decise di disfarsi di ogni responsabilità proponendo di donare l’albero all’associazione del Panda.  Il Wwf accettò la donazione del piccolo pezzo di terreno dove era piantato il pino e si stava organizzando per effettuare una corretta potatura della pianta, ma non ne ebbe il tempo. Così Claudio d’Esposito, il presidente del Wwf Terre del Tirreno, non lo abbatté in toto e lasciò in piedi una parte di tronco per realizzarvi una scultura in ricordo del patriarca arboreo. Si passò ai fatti e si mise all’opera Giusy Milone, che con la sua passione ha realizzato una scultura.

GiSpa