‘Preludio a un bacio’ di Tony Laudadio a Letti in giardino

Nel verde incantato de ‘La Gallina Felice’ ci consegna una storia colorata come una processione lungo le strade

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Tony Laudadio

 Costiera sorrentina – Nel verde incantato de ‘La Gallina Felice’ Tony Laudadio presenta il suo ‘Preludio a un bacio’ per Letti in giardino e ci consegna una storia colorata come una processione lungo le strade di una città di provincia.

A scandagliare nei meandri di questo volume il 7 settembre, alle ore 19.30, ci penseranno il duo terribile delle professoresse Marilù Ruggiero e Tiziana Esposito, tra i colori variopinti del labirinto delle rose, la Sequoia Gliptostroboides, la Pawlonia Imperialis ed un laghetto con fiori di loto e ninfee.

Emanuele è un senzatetto, un musicista che suona agli angoli delle strade. Ha rinunciato ad ogni affetto e contatto umano, tranne quello di Maria, che lavora in un bar e si prende cura di lui. Finché un giorno, dopo un’aggressione, Emanuele si risveglia in ospedale e si accorge d’un tratto che la sua apatia è scomparsa: persone e cose brillano di una nuova luce, spingendolo ad agire per rimediare agli errori di un passato sprecato.
Questo non è solo un romanzo, ma un monologo su carta, ambientato in un teatro fatto di jazz, ricordi e rimpianti; Tony Laudadio ci consegna una storia colorata come una processione lungo le strade di una città di provincia, popolare ed anche un po’ kitsch, emozionante come il brivido che ci coglie quando ritroviamo frammenti di fiaba nella vita di tutti i giorni.
‘Preludio a un bacio’ è la storia di una rinascita in crescendo, in corsa verso una felicità inafferrabile, ma comunque capace di dare senso a una vita intera.

Sorrento b&b for garden lovers
Il Giardino de La Gallina felice

Questo libro è per chi cerca la divinazione della giornata in libreria, per chi rincorre profumi e colori sulle strade, per chi ascolta tutto l’anno le canzoni di Natale, e per chi si è trovato a piangere lacrime in bianco e nero per la sua vita non vissuta, per poi scoprire che in quello spazio bianco si sono decise le sorti della sua dannata felicità.

Tony Laudadio è nato a La Spezia ma subito con i suoi genitori si trasferì a Caserta dove è cresciuto frequentano l’oratorio dei Salesiani vicino casa sua, ma egli prediligeva stare sul palcoscenico. Ma si inerpicò nella musica insieme al suo amico Ferruccio Spinetti, ed era convinto che essa sarebbe stata la sua professione, ma non fu così perché con un altro suo amico storico, Enrico Ianniello, provarono a fare il provino per l’ammissione alla Bottega Teatrale di Vittorio Gassman. Ci provarono e dopo tre audizioni ed una selezione tra qualcosa come 400 candidati, furono ammessi ai corsi a Firenze.

All’inizio del 1992 ebbe il suo primo contratto da attore professionista: Federico Tiezzi e Sandro Lombardi mettevano in scena, con la produzione del Teatro di Roma e la presenza di Arnoldo Foà, l’Adelchi di Manzoni. Una bella tournée ed iniziò a guadagnare i primi soldini. Quella stessa estate Foà metteva in scena La Pace di Aristofane e siccome aveva bisogno di un attore che sapesse anche suonare il flauto, fu preso senza neanche il provino. Debuttarono al Teatro Olimpico di Vicenza, un luogo meraviglioso.

Fondò con il suo amico Enrico una compagnia teatrale e con altri giovani misero in scena il loro primo lavoro, e da qui nacquero altri spettacoli, ma nel contempo ebbe anche delle collaborazioni con Tony Servillo, Andrea Renzi, Nicoletta Braschi, Francesco Saponaro e tanti altri.

Ma non solo ha calcato le tavole del palcoscenico, ma è stato anche dietro la macchina da presa con Nanni Moretti, Eduardo De Angelis, Paolo Sorrentino, Marco Risi, Pasquale Scimeca e con Fabrizio Bentivoglio.

E per finire diventa scrittore e la sua prima pubblicazione è avvenuta nel 2009 per le Edizioni Spartaco con il titolo ‘Teatro Fuorilegge’, poi con ‘Esco’ (2012) e ‘Come un chiodo nel muro’ (2013) che sono editi da Bompiani.

GISPA