Ha preso il via Sanremo Giovani 2019 con La Zero

Dalla costiera sorrentina la ragazza originaria di Piano di Sorrento sarà tra i 24 partecipanti per cercare di accedere al Festival di Sanremo 2019

 

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Foto tratta dal diario di Facebook di La Zero

Costiera sorrentina – È partito Sanremo Giovani 2019 con La Zero, la ragazza originaria di Piano di Sorrento sarà tra i 24 partecipanti per cercare di accedere ad uno dei due posti a disposizione al Festival di Sanremo 2019.

Manuela Zero, questo il vero nome dell’artista che è stata selezionata su oltre 1500 giovani e ha superato anche la fase delle audizioni live, a cui hanno partecipato 60 artisti provenienti da tutta Italia e selezionati dalla commissione della rassegna e da Area Sanremo.

Nelle due serate, lei canta nella seconda, che vedranno sul palco le nuove proposte della canzone d’autore italiana, condotte da Pippo Baudo e Fabio Rovazzi sotto la direzione artistica di Claudio Baglioni, che andranno in onda il 20 ed il 21 dicembre, si esibirà con la sua canzone “Nina è brava” (Etichetta Clodio Music) in prima serata su Rai Uno.

Un brano che parla del delicato e poco conosciuto tema della condizione minorile in carcere, di quei bambini che purtroppo sono costretti a vivere nei penitenziari con le loro madri, donne spesso in preda a situazioni familiari critiche e di povertà, ma anche mette sotto la lente di ingrandimento la questione dell’immigrazione, ed in special modo delle donne.

Che scappano dai loro paesi in preda alla miseria ed in fuga dalle guerre civili e giungono nel nostro; tra queste si potrebbe riconoscere la madre di una e di tante Nina, in preda alla sofferenza per la reclusione e per la lontananza da casa, nonché alla difficoltà dell’integrazione sociale ed economica.

Presenta una canzone cosiddetta ‘teatrale’ che ha qualche parola anche in napoletano ed in essa miscela sue due grandi passioni: la musica e la recitazione, che sono alla base per evocare l’immagine di una dolce bambina, un’anima piccola ma forte; crede che la vita normale sia quella conosciuta in carcere, non sapendo cosa c’è al di fuori. Così la spensieratezza e la leggerezza dei suoi anni entrano in conflitto con la dura realtà dei fatti.

Nata nel 1984, il 12 febbraio a Piano di Sorrento, Manuela Zero, in arte La Zero, è un’artista poliedrica che con professionalità e dedizione è riuscita, negli anni, a coniugare tante passioni: cantautrice e musicista, sin da piccola si avvicina anche al mondo della danza e della recitazione; dopo aver frequentato per sette anni il Conservatorio di San Pietro a Majella, a 16 anni consegue il diploma di danza classica e contemporanea a pieni voti, al Teatro lirico San Carlo di Napoli. A 18 anni si trasferisce a Roma, città che da subito si prospetta per lei come un fortunato trampolino di lancio e che le permette di proiettarsi, ancor di più, nel mondo dello spettacolo. Vieni infatti scelta da Abel Ferrara nel suo film “Go go tales” al fianco di Willem Defoe e successivamente per il ruolo di Mia, amica di Laura Chiatti, in “Il Professor Cenerentolo” (2015) di Leonardo Pieraccioni, film grazie al quale l’attrice inizia a far parlare di sì dai media e tra il pubblico. Torna sul grande schermo in “Le grida del silenzio” di Alessandra Carlesi e nei film “Loro 1” e “Loro 2” del premio Oscar Paolo Sorrentino. Una vita, dunque, tra il palco e dietro l’obiettivo della macchina da presa: infatti, seppur giovane, La Zero ha lavorato in televisione nel programma “Domenica In” e interpretato vari ruoli in spettacoli teatrali e cinematografici; era nel cast della commedia musicale “Rinaldo in campo” per la regia di M. Romeo Piparo e in “A chorus line”, con Massimo Ranieri e Gigi Proietti; ha rivestito piccole parti nelle serie tv “Romanzo Criminale” di S. Sollima, nelle fiction Rai “Un posto al sole” e “Don Matteo” e nei film “Olè” di Carlo Vanzina e “Non smettere di sognare” di Roberto Burchielli. Attualmente, oltre ad essere tra i finalisti di Sanremo Giovani 2018, sta lavorando in studio ai brani del suo primo progetto discografico, di cui ne è autrice e interprete.

GISPA