Nuovo processo omicidio Amuro

Uccise il fratello con un colpo di vanga alla testa e poi sciolse il cadavere nella soda caustica

 

Piano di Sorrento – Uccise il fratello con un colpo di vanga alla testa e poi sciolse il cadavere nella soda caustica e per l’omicidio, Salvatore Amuro è stato condannato in primo grado a 18 anni di carcere ed ora c’è l’apertura del nuovo processo. Immagine correlata

In questa nuova udienza davanti alla Corte d’assise d’appello di Napoli uno psicologo ed uno psichiatra, dovranno sottoporre l’uomo a perizia psichiatrica per valutare se era capace di intendere e di volere oppure la sua mente era offuscata da un improvviso calo glicemico quando commise il delitto.

Ricordiamo che tutta avvenne  alla fine dell’ennesima lite per futili motivi, il 7 dicembre 2015, Salvatore Amuro, con la vanga con cui stava lavorando, colpì alla testa ed uccise il fratello Franco. Dopo caricò il cadavere su una carriola e lo scaricò in un fosso e dopo aver comprato della soda caustica ne sciolse il corpo, ma il tentativo non fu perfetto.

Dopo la scomparsa del consanguineo, fu interrogato dai carabinieri e durante l’interrogatorio confessò di averlo ucciso, così il Tribunale di Torre Annunziata nel marzo 2017 lo ha condannato a 18 anni di carcere per omicidio volontario aggravato e soppressione di cadavere.

Il ricorso in appello è stato presentato dal sostituto procuratore di Torre Annunziata, Antonella Lauri, che sollecita che sia condannato anche per occultamento di cadavere. Mentre dalla parte della difesa, l’avvocato Susanna Denaro, punta ad ottenere la riduzione della pena perché ritiene che si è trattato di omicidio preterintenzionale e non volontario, visto che l’omicida avrebbe voluto solo dare una lezione al fratello e non ucciderlo.

 

GISPA