Reverendo don Silverio Mura, al Tribunale Ecclesiastico Metropolitano di Milano il processo

Arcidiocesi, la Curia arcivescovile ha reso disponibili i propri uffici per ricevere ulteriori eventuali segnalazioni

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A seguito di notizie diffuse da alcuni organi di stampa, senza precisazioni identificative dei soggetti coinvolti, concernenti ipotesi di delitto contra sextum cum minore ex. Can. 1395 § 2 CIC, a carico del Rev.do don Silverio Mura, presbitero di questa  Arcidiocesi,   la   Curia   arcivescovile,   con   precedente comunicato del 28 aprile 2018, ha reso disponibili i propri uffici per ricevere ulteriori eventuali segnalazioni.

Si porta ora a conoscenza dell’intera Comunità quanto segue:

  1. Nel periodo indicato dal suddetto comunicato per segnalare eventuali azioni delittuose, si è presentata una sola persona fino ad allora non nota alla competente Autorità, che  è  stata ritualmente ascoltata dal Delegato all’indagine. Un’altra persona, non coinvolta nei fatti, ha voluto rendere la sua testimonianza per segnalare elementi circostanziali.
  1. Fatto sempre salvo il diritto di ognuno di intervenire anche successivamente, il materiale documentale è stato consegnato alla Congregazione per la Dottrina della Fede, il 12 giugno c.a., per le opportune valutazioni.
  1. Anche con il parere favorevole di questa Arcidiocesi, il medesimo Dicastero della S. Sede ha disposto che sia celebrato un processo penale giudiziale ex can. 1721 CIC a carico del Rev.do don Silverio Mura per valutare eventuali responsabilità dell’accusato. Tale processo è stato affidato al Tribunale Ecclesiastico Metropolitano di Milano, al quale, in data 25 luglio c.a., sono stati trasmessi gli atti finora prodotti.
  2. Nel frattempo, al Rev.do don Silverio Mura, fin dal 15 maggio u.s., ad iniziativa dell’Arcivescovo di Napoli, sono state imposte misure cautelari ex can. 1722 CIC e art. 19 mp SST, con le quali si intende limitare   temporaneamente l’esercizio del suo ministero pastorale, al fine di tutelare il bene pubblico e garantire il corso della giustizia.
  3. Si invita l’intera comunità ecclesiale ad accompagnare questo tempo con il dovuto rispetto di tutte le persone coinvolte a diverso titolo nella causa, chiedendo il dono dello Spirito Santo per un accurato discernimento dell’intera vicenda.