Molto conosciuta in costiera sorrentina, era sposata con il dottore Antionio Maresca che aveva lo studio medico a Piano di Sorrento in piazza della Repubblica, era una pediatra esperta e sempre disponibile
Piano di Sorrento – È salita al cielo la dottoressa Natalina Corcione.
Molto conosciuta in costiera sorrentina, era sposata con il dottore Antionio Maresca che aveva lo studio medico a Piano di Sorrento in piazza della Repubblica (nei pressi del mercato ortofrutticolo) nel secolo scorso, era una pediatra esperta e sempre disponibile.
Un punto di riferimento per molte famiglie ed i loro bambini, i molti l’hanno conosciuta e stimata, portano con loro il ricordo del suo sorriso affabile, della sua tenerezza e la sua capacità di trasmettere sicurezza.
Ha avuto due figli: Michele ed Angela Maresca.
I funerali si terranno venerdì 3 novembre 2023, alle ore 9.30, nella chiesa di Santa Maria di Galatea a Mortora a Piano di Sorrento.
Il messaggio di cordoglio del senatore Raffaele Lauro al dottor Michele Maresca ed alla famiglia:
“Carissimo e amatissimo Michele, la notizia della scomparsa della Tua adorata mamma Natalina, mi addolora profondamente. Sono vicino, con tutto il mio affetto, a Te e ad Angela, nonché alla famiglia tutta, in questo triste momento di distacco terreno da una persona umanamente insostituibile, come donna, come moglie, come madre, come nonna e come professionista pediatra, nella cura sempre amorevole dei bambini. Conservo la memoria di una dolcezza infinita, soave, tenera, dotata sempre di maternale amorevolezza verso tutti, in particolare nei nostri incontri, quando ci confrontavamo sul Tuo sempre brillantissimo percorso di studi e sulle Tue ereditate passioni musicali, presagendo il Tuo eccellente futuro professionale, che si è poi inverato, come nei nostri comuni auspici. Mi stringo a Te, Michele carissimo, con un fraterno e forte abbraccio e piango con Te la morte di Tua madre, nel conforto della nostra fede cristiana e nella certezza che Natalina risplenderà nella luce eterna della gloria di Dio. Tuo, Raffaele”.
GiSpa