Salvatore Caputo: non mi candido, ecco perché

L’avvocato Caputo: «Non mi candido! La politica per me è una cosa seria, gli avventori in cerca di gloria farebbero bene a cambiare percorso. Quella che doveva essere la nostra lista civica denominata “viviAmo Sant’Agnello” sarà da oggi un’associazione libera e aperta a tutti»

 

Salvatore Caputo.JPGL’avvocato Salvatore Caputo, in lizza per le elezioni comunali santanellesi del 10 giugno, ha deciso di non candidarsi. Lo rende noto ufficialmente esponendo le sue ragioni, assieme al Rappresentante del Forum dei Giovani di Sant’Agnello Giuseppe Esposito e al dirigente Nazionale di Fratelli d’Italia Davide Infuso. «La lista Civica denominata “viviAmo Sant’Agnello” rappresentava, e oggi rappresenta come associazione, l’alternativa politica ad un certo modo di fare.

L’entusiasmo e la determinazione di creare un percorso politico non ci ha per niente abbandonato, anzi siamo ancora più pronti rispetto agli albori di questo progetto. Ma non ci sono oggi i presupposti necessari per lavorare nel bene del paese e dei cittadini.

La politica è una cosa seria, non ci si può improvvisare con l’unico scopo di sedersi su una poltrona e coltivare il proprio orto, senza avere alcuna contezza di ciò che si sta affrontando. Almeno non è questo che la nostra squadra si augura per Sant’Agnello, né è questo il clima in cui vuole lavorare per il paese. I tentativi degli avventori che si candidano ogni cinque anni in cerca di gloria sono la dimostrazione che mancano di personalità professionale, amministrativa e cognitiva. Il mio primo obiettivo, chiarito già alla prima riunione, è stato l’impegno e la serietà politica, elementi che oggi trovo sempre meno nei politici che, acerbi o veterani, si concentrano esclusivamente sugli interessi personali. Amministrare non equivale solo ad un insieme di numeri, che addizionati portano consensi amareggiati quando obbligati da un piacere personale. Sono il cuore della gente, i loro problemi, le loro lacrime ed i loro sorrisi a rappresentare la necessità di governare un paese in cerca di miglioramenti.

Per rendere vivibile Sant’Agnello è necessario conoscere a fondo i problemi e superarli, bisogna capire gli sforzi degli uffici comunali che portano avanti la Res Pubblica e scendere tra le persone e tra i commercianti per aiutarli a sviluppare un piano di recupero capace di rendere il paese in cui viviamo il fiore all’occhiello della penisola sorrentina. Prima ancora di affacciarci al mondo politico santanellese, andrebbe sviluppato un tirocinio di osservazione, impegno che abbiamo assunto da subito. Sarebbe stato facile promettere un centro di accoglienza per i turisti in cerca di informazioni, manifestazioni all’avanguardia, un’aggregazione tra commercianti, finalizzate a risollevare Sant’Agnello dall’austerità economica. Ma servono i fatti, non le parole! Servono fatti, non promesse che non si è in grado, per circostanze esterne, di mantenere. Ed era proprio questa la centralità di una campagna che avrebbe contraddistinto la lista “viviAMO Sant’Agnello”, che oggi quindi diventa un’associazione con iscrizione libera e gratuita.

La nostra è stata una scelta di serietà e professionalità.
I cittadini devono sapere che questa decisione è stata presa proprio per dimostrare a loro che le nostre intenzioni sono serie e concrete.

Il sindaco Piergiorgio Sagristani risulta attualmente la persona più indicata per governare Sant’Agnello, confidiamo nel suo operato, rendendoci pienamente disponibili ad ogni collaborazione, perché siamo sicuri che l’unione e la nascita di nuove idee non possano che essere un valore aggiunto per un bene comune.

Voglio ringraziare tutti coloro che si sono schierati apertamente, che hanno creduto e che credono ancora nelle nostre idee, che hanno condiviso e condivideranno il nostro entusiasmo e si sono resi disponibili da subito. L’associazione è in corso d’opera e per migliorare giorno dopo giorno cogliendo i frutti dei valori in cui crediamo, dobbiamo solo dare un significato alle nostre giornate e soprattutto dire: “viviAMO Sant’Agnello”».