Tramonti, multato per divieto sosta. Avvocato fa ricorso

E mostra ticket acquistato dopo. Rinviato a giudizio

 

Le contravvenzioni, si sa, vanno pagate. Ma c’è sempre qualcuno che preferirebbe evitare anche esborsi minimi utilizzando espedienti di ogni genere. È andata male a un avvocato del Foro di Nocera Inferiore che aveva fatto ricorso a un verbale per divieto di sosta elevato dalla Polizia Locale di Tramonti.

Il professionista, impegnato in udienza dinanzi al giudice di pace a Tramonti lo scorso luglio, aveva parcheggiato la propria auto nell’area di sosta a pagamento di Polvica senza esporre l’apposito tagliando.

Dopo circa un mese la notifica del verbale da 41 euro che ha fatto scattare la “difesa” dell’avvocato, ritornato a Tramonti per acquistare un tagliando prestampato (gratta e sosta) marcandone data e orario coincidenti con quelli della multa. Poi il ricorso con tanto di prova testimoniale “inequivocabile”.

Ma la prova non ha convinto gli agenti della Polizia Locale diretti dal comandante Giuseppe Rivello che hanno avviato un’indagine interna che ha portatato all’accertamento, grazie al numero sequenziale del ticket, che il blocchetto con quella matrice era stato consegnato dal Comune di Tramonti al rivenditore autorizzato soltanto successivamente la data di elevazione del verbale.

Tutti gli atti prodotti dal Comando sono stati quindi inviati all’Ufficio del Giudice di Pace che ha provveduto a inoltrarli in Procura.

L’avvocato è stato rinviato a giudizio per falso. A Tramonti i furbetti sono avvisati.

Fonte il vescovado.it