Veleni nel fiume Sarno, CC sequestrano tre aziende

Due fabbriche, una Sant’Antonio Abate (NA), una di Poggiomarino (NA), operanti entrambe nel settore della produzione/lavorazione e commercializzazione delle conserve alimentari, e una di Striano (NA), attiva nel settore della sabbiatura e verniciatura dei metalli

Redazione – Tre aziende sversavano illecitamente veleni nel fiume Sarno e sono state sequestrate dai carabinieri.

Nella mattinata odierna, i Carabinieri del Comando Gruppo per la Tutela Ambientale di Napoli hanno provveduto al sequestro di 2 aziende, ubicate nei Comuni di Sant’Antonio Abate (NA) e Poggiomarino (NA). Entrambi i sequestri fanno seguito a un sequestro preventivo eseguito pochi giorni fa ai danni di una terza azienda ubicata nel Comune di Striano (NA). Le indagini, eseguite dai Carabinieri del NOE di Napoli, che si sono avvalsi della essenziale collaborazione tecnica dell’ARPAC, e coordinate dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, hanno permesso di accertare che le attività di una ditta di Sant’Antonio Abate (NA), una di Poggiomarino (NA), operanti entrambe nel settore della produzione/lavorazione e commercializzazione delle conserve alimentari, e una di Striano (NA)”, attiva nel settore della sabbiatura e verniciatura dei metalli, si sarebbero svolte in violazione della normativa ambientale in materia di scarico dei reflui nei corsi d’acqua e di gestione dei rifiuti. Una delle tre società i cui stabilimenti sono stati sequestrati, la ditta di Poggiomarino, era già stata sottoposta a sequestro preventivo per fatti del tutto analoghi nemmeno un anno addietro. I provvedimenti cautelari reali odierni, resisi necessari al fine di evitare la compromissione ulteriore dell’ambiente circostante e del fiume Samo, si inseriscono in una più ampia e articolata attività investigativa condotta in modo capillare dai Carabinieri del Gruppo di Napoli del Comando Tutela Ambientale e Sicurezza Energetica, avvalendosi della collaborazione tecnica dell’ARPAC, e tutt’ora in corso di svolgimento. Le attività investigative hanno finora condotto all’effettuazione di 292 controlli (dei quali 156 con esito di non conformità), all’adozione di 45 provvedimenti di sequestro, totale o parziale, di aziende o impianti produttivi, alla irrogazione di 29 sanzioni amministrative, alla denuncia in stato di libertà di 170 persone e all’arresto di 2 persone per una pluralità di reati in materia ambientale, tra cui anche quello di inquinamento ambientale.