Emanata ordinanza cautelare per spaccio di droga

Ha raggiunto 26 persone tra cui malavitosi dell’area stabiese e vesuviana spacciatori attivi in penisola sorrentina

 

 Redazione – Per lo spaccio di droga è stata emanata un’ordinanza cautelare che ha raggiunto 26 persone tra cui malavitosi dell’area stabiese e vesuviana più spacciatori attivi in penisola sorrentina.

È scaturita da un’inchiesta emanata dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata sul giro di droga in Costiera che hanno raggiunto 14 persone che sono in carcere, tre ai domiciliari, per tre è stato disposto il divieto di dimora ed altri sei sono destinatari dell’obbligo di firma.
I reati che sono stati contestati dalla Procura oplontina sono detenzione a fini di spaccio, coltivazione e produzione di stupefacenti, estorsione, danneggiamento, furto e minacce.

L’ordinanza cautelare è stata eseguita dai carabinieri della compagnia di Sorrento, coordinati dal capitano Marco La Rovere, e corona un’inchiesta condotta dalla Procura oplontina in cui sono state effettuate decine di riscontri, intercettati e sequestrati carichi di cocaina, hashish e marijuana. Oltre a questo sono state individuate e distrutte migliaia di piante di cannabis coltivate nelle zone impervie del Monte Faito, identificati mandanti ed autori di spedizioni punitive contro spacciatori concorrenti.

Nell’ordinanza cautelare emanata dalla procura, che ha coinvolto anche la penisola sorrentina, sono stati individuati centinaia i casi di cessione di droga, dei pagamenti cash a produttori e fornitori, delle aggressioni tra malavitosi per ottenere il controllo del territorio. Poi alcuni malavitosi avrebbero tentato di acquisire ed organizzare attività illecite in penisola sorrentina partendo proprio dal traffico di stupefacenti.

Tutta l’operazione prende il via circa un anno fa, quando furono appiccati alcuni incendi di auto e piccoli danneggiamenti verificatisi negli ambienti degli spacciatori di Vico Equense. I carabinieri, grazie anche all’ausilio di intercettazioni ambientali, telefoniche e telematiche, hanno appurato il tentativo di invasione territoriale in atto.