Lo afferma nella trasmissione Agorà di Rai 3 e poi sottolinea ancora che “entro la primavera inoltrata circa 15-16 miliardi di metri cubi saranno rimpiazzati da altri fornitori”
Redazione – Il ministro Cingolani conferma: “Entro 24-30 mesidovremmo essere indipendenti dalla Russia”.
Parole dette dal ministro della Transizione ecologica, durante la trasmissione Agorà di Rai 3 e poi sottolinea ancora che “entro la primavera inoltrata circa 15-16 miliardi di metri cubi saranno rimpiazzati da altri fornitori”.
Un’accelerazione e decisione senza precedenti, presa sulla stessa linea della Ue.
Intanto sul versante interno assicura: “Stiamo lavorando con impianti nuovi, rigassificazione e contratti a lungo termine, rinforzo delle nostre infrastrutture e ragionevolmente in 24-30 mesi dovrebbero consentirci di essere completamente indipendenti”. Se poi “per qualche motivo, dovesse cessare completamente la fornitura dalla Russia le nostre riserve attuali e il piano di emergenza ci darebbero un tempo sufficientemente lungo da arrivare alla stagione buona” e comunque “dovremmo fare dei sacrifici ma non fermeremmo le macchine”.
Sulle centrali a carbone chiuse è categorico: “La spesa non varrebbe l’impresa” però in caso di emergenza “si potrebbero mandare a pieno regime le due centrali principali ancora in funzione: Brindisi e Civitavecchia”.
La buona notizia è quella che “già per metà di quest’anno istalleremo un primo rigassificatore galleggiante”, poi si parla anche del piano di aumentare l’efficienza dei tre rigassificatori attuali e costruire altre infrastrutture nei prossimi 12-24 mesi.
Precisa che “dal punto di vista ambientale la quantità di gas è la stessa che bruciamo oggi, può cambiare il metodo o l’infrastruttura ma non ne bruceremo di più”, se la situazione non cambierà “noi consumeremo lo stesso gas di oggi, accelereremo le rinnovabili in tutte le forme e penso di poter dire con un ampio margine di certezza che noi garantiremo comunque il percorso di decarbonizzazione al 55%” fino al 2030.
GiSpa